Fabrizio Corona, poco prima di essere arrestato, ha rilasciato un’intervista in cui spiegava i suoi presentimenti per il futuro. Nessun pentimento: tutto quello che fa, dice, è una conseguenza della sua esposizione che non ha intenzione di limitare.
“Potrei andare a Palazzo Chigi a parlare di finanziaria e ne saprei più di loro”, aveva detto qualche mese fa Fabrizio Corona, ospite da Silvia Toffanin a Verissimo, in riferimento ai politici di oggi. Nello specifico, la frase era indirizzata al Vicepremier Matteo Salvini visto che i rapporti tra i due non sono mai stati dei migliori. E Corona pare ancora credere in quanto affermato, visto che l’ha ribadita poco prima di tornare a dormire e vivere nella cella di San Vittore. Cella in cui è stato rinchiuso, di nuovo, lo scorso 24 marzo, per decisione del Magistrato del Tribunale di Sorveglianza Simone Luerti che ha sospeso l’affidamento terapeutico che gli era stato concesso per curarsi dalla dipendenza psicologica dalla droga.
Se le sue prime parole, trapelate grazie al suo avvocato Ivano Chiesa, facevano pensare a un probabile pentimento dell’ex fotografo dei vip, che si era detto “abbattuto e pronto a reagire”, il tutto è subito stato smentito da alcune dichiarazioni rilasciate prima di essere arrestato. “Rifarei tutto, perchè Corona non cambia mai, morirà così”, ha detto parlando come sempre di sé in terza persona in un’intervista diffusa solo ora. “In me c’è una parte cattiva e una parte buona, una parte maledetta e una parte profonda. Le mie vicende le racconto, fanno parte della mia esperienza, poi io sono stato bravo perché le ho sapute utilizzare anche commercialmente”, ha detto Corona.
Quasi un presentimento del suo arresto, giunto pochi giorni dopo. “Ho pagato nella mia vita è stato perché ho manifestato sempre un’identità di pensiero, una libertà di pensiero diversa da tutti gli altri senza preoccuparmi di chi avevo di fronte”. In realtà, secondo quanto si legge nelle carte, a fargli le scarpe, un’ennesima volta, sono stati i suoi eccessi. Troppo spettacolo, troppa tv e troppo show: tutto quello che un affidamento terapeutico non prevede. Per questo ora non resta che attendere 30 giorni, tempo entro il quale la Sorveglianza dovrà fissare un’udienza e decidere se confermare o meno lo stop all’affidamento. Corona è tornato in carcere per “insofferenza alle prescrizioni”, perché non rispetta, ha detto il Magistrato. Ma non è certo una novità.
Prima dell’ennesimo arresto, ne corso di un’intervista a Telelombardia Corona ha anche parlato dei suoi progetti per il futuro. “Io in politica? Tempo 6-7 anni divento Presidente del Consiglio”. Eppure, l’unica cosa a cui può aspirare, per adesso, è tornare libero e non finire dietro le sbarre nel giro di un anno visto che, fino ad ora, la porta del carcere si apre per lui come fosse quella di casa sua.
Fonti: Verissimo, Telelombardia