Ramy Shehata ha risposto al Vicepremier Matteo Salvini sulla questione cittadinanza. Secondo il ragazzino, infatti, la cittadinanza è un atto dovuto vista la sua azione che ha salvato 51 bambini.
Ramy Shehata è il ragazzino eroe, così lo chiamano, di San Donato Milanese. Il tredicenne, mentre Nicolò, italiano e passato in secondo piano rispetto al primo, sedeva accanto a Ousseynou Sy – il terrorista che guidava il bus prima di dargli fuoco – ha allertato le Forze dell’Ordine, permettendo loro un tempestivo intervento e salvando la vita a 51 persone. La questione si sarebbe fermata qui, in condizioni normali, ma Ramy ha una particolarità che calza a pennello con i fatti di questi giorni: è straniero e non ha la cittadinanza italiana, mentre Sy, senegalese di nascita, l’ha ottenuta tempo fa. Due circostanze favorevoli, per la Sinistra, che se da un lato ha cercato di difendere ad ogni costo il terrorista – che d’altra parte ha trovato un movente che giustificasse la sua follia nel voler vendicare i “morti in mare e mandare un messaggio all’Africa” – dall’altra ha potuto sfruttare Ramy per far tornare alla ribalta la questione dello Ius Soli, proposta che il PD non ha mai abbandonato.
E se certa Sinistra usa la nazionalità di Ramy, a sua volta Ramy e indotto ad usare la tragedia quasi sfiorata di cui è stato testimone, e si fa vanto delle sue azioni. “Voglio diventare italiano, sono nato qui, Di Maio vuole darmi la cittadinanza, Salvini ha detto sì, poi no, perde tempo”, ha raccontato il tredicenne. Poi, si rivolge direttamente al Vicepremier: “Cosa avresti detto se tutti i ragazzi fossero morti? Adesso tutti ti ringraziano, perché tutti sono vivi, ma è grazie a me. Se tutti fossero morti le persone ti sarebbero andate contro. Io sono nato qui, voglio fare il Carabiniere”, prosegue il ragazzino.
Proprio qualche giorno fa, il Ministro dell’Interno aveva detto di star lavorando sulla faccenda, ma che per ora non esistono elementi per concederla, come riportato da Adnkronos. Ha ribadito che la cittadinanza “è un merito, va conquistata e meritata”. Categorico sullo Ius Soli, Salvini ha escluso un possibile ritorno della proposta. Intanto, il consolato egiziano a Milano ha premiato il coraggio del ragazzino, consegnandogli, nella sede in viale Timavo, una targa dove lo si ringrazia per aver salvato la vita dei suoi compagni. Ma Ramy vuole di più: così chiede, pretende e, incalzato da chi lo sostiene, diventa anche sfacciato. Ma così, eroe, non è mai diventato nessuno.
Fonti: Adnkronos, Che tempo che fa
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