Don Luigi Ciotti, ad una manifestazione organizzata a Padova, ha parlato della vicenda Mare Jonio e della questione dei migranti. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha seguito la scia.
Il nome di Don Luigi Ciotti risuona in questi giorni, quando si parla di PD, Ius Soli e concessione della cittadinanza a Ramy, il tredicenne eroe del sequestro del bus a San Donato Milanese. Qualche giorno fa, il fondatore dell’associazione “Libera”, ha sfilato alla manifestazione anti-mafia organizzata a Padova, per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie, come riportato da Il Corriere della Sera. Il sacerdote, a quanto pare, considera i migranti come vittime della mafia, e lo Stato, di conseguenza, come mafiosi, visto che ha parlato dell’esistenza di un razzismo e di una xenofobia di Stato. “I migranti sono vittime che vengono rappresentati come colpevoli in una falsificazione delle realtà di cui un giorno la storia e Dio ci chiederanno conto. Io sto con la nave Mare Jonio, sto lì per salvare le vite“, ha detto Don Ciotti, in riferimento alla vicenda della nave Mare Jonio, per la quale è finito sotto accusa l’attivista Luca Casarini, reo di aver favorito l’immigrazione clandestina e di aver disobbedito agli ordini di arrestare l’imbarcazione, che aveva soccorso dei migranti “avvistati nel Mediterraneo”, prima di entrare in acque italiane.
Dal palco della manifestazione, Luigi Ciotti ha difeso l’azione di Casarini, vantandosi di rispondere con umanità e buon senso a quanto accaduto, seguito dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. E proprio il Sindaco non fece caso alle disposizioni del Decreto Sicurezza, tempo fa, e che fa della difesa dei migranti un fiore all’occhiello della sua politica. “Chiedo a chi sta indagando se non ritenga opportuno estendere anche a me questa indagine perché io mi sento assolutamente complice di questa iniziativa”, ha detto il Primo Cittadino riferendosi all’indagine aperta dalla Procura di Agrigento sulla nave della Ong che ha tratto in salvo 49 migranti, come riportato da Adnkronos. “Sto con Mare Jonio che salva vite umane, siamo tutti complici e c’è bisogno di un’Europa dei diritti“.
Il Sindaco di Palermo, seguendo la scia del fondatore di “Libera”, ha parlato dell’azione del Vicepremier come promotrice di una cultura criminogena e disumana. “Farebbe bene a fare il Ministro dell’interno, invece si avvale dell’immunità parlamentare”, ha detto ancora Orlando. I due sembrano trovarsi d’accordo su molte cose, anche in vista del prossimo summit con tema famiglia, a Verona, che avrà inizio questo venerdì. “Il congresso delle famiglie è una vergogna, stiamo tornando tutti indietro”, disse Don Ciotti. Un pensiero sostenuto a gran voce da quanti sostengono gli Lgtb e le famiglie meno tradizionali. Compreso Leoluca Orlando, Emma Bonino e Laura Boldrini.
Fonti: Adnkronos, Il Corriere della Sera