Il giornalista Michele Santoro ha scritto una lunga invettiva contro il Vicepremier Matteo Salvini. L’attacco verso la Lega c’era già stato qualche giorno fa, quando Santoro aveva attaccato il partito per ostacolarlo nel ritorno in Tv.
La vicenda della nave Mare Jonio ha riaperto le polemiche in tema immigrazione. L’attracco a Lampedusa dei 49 migranti soccorsi da Luca Cesarini, nonostante abbia trasgredito alcune norme, ha riaperto lo scontro tra i sostenitori accaniti dell’immigrazione senza limiti – Laura Boldrini capofila – e tra chi, invece, è favorevole ad una situazione controllata che metta i freni all’immigrazione clandestina. La decisione del Senato, che ha votato “no” a procedere contro Matteo Salvini per la questione della nave Diciotti, ha acceso gli animi di chi non aspettava altro che un nuovo pretesto per scagliarsi contro il Vicepremier.
Chi ha l’animo in fiamme è il giornalista Michele Santoro, la cui antipatia verso la Lega era stata già giorni fa chiarita senza mezzi termini. “Non è il Ministro della sicurezza, è il Ministro della guerra civile: trattiene impunemente gente inerme in ostaggio, si sostituisce ai Magistrati nell’indicare reati, celebra processi sommari pronunciando a mezzo stampa sentenze che prevedono il carcere per chi non condivide la sua disumanità”, scrive Santoro sul suo sito, riferendosi al Vicepremier. Le parole del gioranlista sono una vera e proprio invettiva senza freni: “Di fronte al mondo civile mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di avere un Ministro dell’Interno che si chiama Matteo Salvini. Uno che ha trasformato il Viminale, che dovrebbe essere la casa sicura di tutti, in un’agenzia di pubblicità al servizio di un partito, uno che dovrebbe garantire il rispetto della legge e invece non fa altro che violarla”, si legge.
Il giornalista ha poi ripreso l’ormai noto paragone tra Salvini e i fascisti, alludendo anche al prossimo Congresso per le famiglie che si terrà a Verona nei prossimi giorni: “Dialoga con i fascisti, si presenta ai convegni dei tradizionalisti che insorgono contro i diritti civili e la libertà della donna, viola i principi su cui si basa la nostra Costituzione che ha giurato solennemente di rispettare. Se c’è uno che va processato è lui. Se c’è uno che ha invaso la nostra vita è lui. Se c’è uno che va arrestato è lui”.
Giorni fa Michele Santoro aveva attaccato duramente la Lega, il Partito numero 1 nell’essere preso di mira, che avrebbe in qualche modo ostacolato il ritorno in TV del giornalista. “Salvini è un pericolo per la nostra democrazia e continuare a sottovalutarne la natura eversiva è una responsabilità che non voglio condividere”, ha concluso Santoro.
Parole al veleno alle quali ormai siamo abituati, sia noi, che Salvini. Invettive e attacchi gratuiti, neanche celati, che sfiorano i limiti dell’indecenza salvo poi predicare il rispetto e il buon agire.
Fonte: MicheleSantoro.it
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