Secondo l’Espresso il neo segretario del PD Nicola Zingaretti sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma, per presunto finanziamento illecito.
Stando a quanto riferito dall’Espresso, il presidente della Regione Lazio e nuovo segretario del PD avrebbe beneficiato di erogazioni per la sua attività politica dall’imprenditore Fabrizio Centofanti, arrestato nel febbraio del 2018. In passato Cestofanti è stato capo delle relazioni istituzionali dell’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone.
Niente di serio, per il diretto interessato che commenta così, come riportato dall’Adnkronos: “In merito all’articolo dell’Espresso voglio affermare di essere estremamente tranquillo – Ha affermato il Governatore del Lazio – perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti che, peraltro, sono stati riferiti come meri pettegolezzi ‘de relato’ e senza alcun riscontro, come affermato dallo stesso articolo del settimanale“. Zingaretti ha sottolineato: “Mai nella mia vita ho ricevuto finanziamenti in forma illecita e attendo quindi con grande serenità che la giustizia faccia tutte le opportune verifiche per accertare la verità“.
Il leader Dem ha dovuto fronteggiare le critiche del Movimento 5 Stelle che ha così commentato l’indiscrezione:“Nemmeno pochi giorni da segretario del Partito democratico e già viene indagato per finanziamento illecito, secondo l’Espresso. Un bel battesimo che non sorprende, visto che era già stato indagato per Mafia Capitale. Perdi il pelo ma non il vizio: bentornato PD, ci eri mancato“. Una dichiarazione è pervenuta anche da Manlio Di Stefano, sottosegretario M5s agli Affari esteri, che invita il neosegretario a lasciare il nuovo incarico: “Questo sarebbe il nuovo che avanza? Cambiano i segretari ma gli affari oscuri sembrano rimanere di casa nel PD. Zingaretti abbia il pudore di mollare la nuova poltrona“. Il senatore pentastellato Gianluigi Paragone ha insistito, come riportato da Il Sole 24 Ore: “Mi auguro che il neosegretario del PD Smentisca questa notizia, altrimenti faccia un passo indietro. Certo, sarebbe veramente un pessimo inizio…”.
Il segretario del PD risponde di non temere “le bassezze” dei cinquestelle”…riguardo al Movimento 5stelle e alle loro scomposte dichiarazioni – replica Zingaretti – comprendo la loro disperazione per il disastro politico che stanno combinando, per essere da mesi succubi del loro alleato di governo, per essere in caduta libera nel gradimento dei citttadini e per le batoste elettorali avute in Abruzzo e Sardegna. Ma se pensano di aggraparsi alle fantasie di qualcuno sbagliano di grosso. Non mi faccio intimidire da chi utilizza queste bassezze. Se ne facciano una ragione“.
Fonti: L’Espresso, Adnkronos, Il Sole 24 Ore