Otto e mezzo, scontro tra Lilli Gruber e Claudio Borghi, Presidente della Commissione bilancio UE. Dal cognome di Edoardo Rixi, al sistema di contribuzione UE, alla situazione della Gran Bretagna. I due non si sono trovati d’accordo su nulla.
La trasmissione Otto e mezzo, in onda su La7, condotta da Lilli Gruber, sembra essere ogni volta momento di scontro. Se la scorsa puntata lo scontro si accese, inferocito, tra Valeria Mancinelli, Sindaco d’Ancona del PD e i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco e Roberto d’Agostino, questa volta l’ospitata animata ha visto contrapposti la stessa conduttrice contro l’economista e Presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi.
Uno scontro a più riprese cominciato quanto il Parlamentare leghista ha citato Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture, per essere corretto sulla pronuncia del cognome. “E’ sardo”, ha detto la Gruber, mentre Borghi, che lo conosce benissimo, non ha dubbi che sia genovese. “Dice ‘belin’ ogni due secondi”.
Il commento del diretto interessato su Fb smentisce la giornalista: “La Gruber ha dibattuto sul mio cognome ieri sera in trasmissione. Che sia genovese direi che non ci sono dubbi. Grazie all’amico Claudio Borghi Aquilini per averlo ricordato! Un saluto a tutti gli amici sardi e alla loro bellissima terra!”
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Era solo l’inizio della discussione perché lo scontro si è replicato, inasprendosi ancor di più, pochi minuti dopo, quando Borghi ha affermato che l’Italia è contributore netto della UE. “Il sistema di contribuzione della UE è basato sul reddito netto. Anche nell’ipotesi in cui fossimo in recessione nera, il nostro reddito netto è considerato superiore rispetto alla media europea, quindi noi paghiamo”, ha detto il leghista. “Paghiamo perché siamo fondatori della UE”, ribatte Gruber. L’economista ha poi tirato fuori la Spagna, che è stata per tutta la vita recettore netto, eppure era fondatore. “La Spagna non è fondatore, si è aggiunta dopo alla UE. Deve studiare un po’”, ha risposto seccata la Gruber. E qui la giornalista, presa dalla smania di correggere cade in qualche imprecisione. La Sapagna non era tra i firmatari del Trattato di Roma, che ha fondato la Comunità economica europrea nel lontano 1957 ma era tra i firmatari – e dunque fondatori – dell’Unione Europea come noi la conosciamo ora, essendo stata tra i 12 che hanni sottoscritto i Trattato di Maastricht del 1992.
I due non si sono trovati d’accordo neanche sulla Gran Bretagna. Per Gruber la situazione è una catastrofe, mentre per Borghi non lo sarebbe: “Se un Paese è in un casino o no, io lo misuro sulla disoccupazione, sul Pil, sul reddito pro capite. Prendete questi dati e vedete se la Gran Bretagna sta andando peggio”. “Quindi, tutto quello che stiamo leggendo in questi giorni sono fantasie degli anti-sovranisti?“, commenta Gruber, che poi dà la parola alla giornalista Marianna Aprile che pone una domanda a Borghi.
Intanto, il leghista, dopo una ricerca su smartphone, ha trovato un articolo a conferma delle sue affermazioni. “Ma, scusi, secondo lei oggi la Gran Bretagna va giudicata e raccontata in base a questo dato? Non lo so. Vorrei comunque pregarla di portare i dati che le servono in trasmissione e non consultare il cellulare mentre siamo in onda”, ha chiosato la conduttrice.
https://www.facebook.com/Stiamoperarrivareaunarivoluzionesociale/videos/561743894329019/
Fonte: Otto e mezzo