“Mademoiselle”, il nuovo singolo di Sfera Ebbasta, sembra essere una risposta alle critiche ricevute in questi mesi. Dalla tragedia di Corinaldo, alla condanna dei suoi testi, alla partecipazione al talent “The Voice” sfiorata per un pelo. Sfera, adesso, risponde per le rime.
Sfera Ebbasta potrebbe vincere il premio come miglior esempio di vittimismo in Italia, dicono. Il suo nuovo singolo “Mademoiselle” è una risposta a tutte le critiche ricevute in questi mesi turbolenti. Il trapper, insieme ad Achille Lauro, è finito nell’occhio del ciclone dopo la tragedia di Corinaldo, quando degli adolescenti ed una madre sono morti in attesa di un suo concerto. In realtà, però, per Sfera le critiche non sono mai mancate, già da quando dichiarò le sue abitudini sessuali, di non usare il preservativo e di fumare erba più volte al giorno.
Eppure, Sfera pare essere l’idolo dei ragazzini e il suo stile di vita, fuori dagli schemi e così alternativo, sembra essere imitato e preso ad esempio. Contro il trapper la Procura di Pescara aprì anche un fascicolo: sotto accusa finirono i suoi testi considerati un’istigazione al consumo di droga. Quello che, dopo poco, sarebbe toccato al suo amico Achille Lauro e la sua Rolls Royce. Un destino che li accomuna ma oggi Sfera Ebbasta è tornato, con un testo che sembra una risposta a tutto quello di cui lo si accusa. Dopo aver perso il treno che lo avrebbe portato come giudice a The Voice, il reality su Rai2, Sfera ha risposto così.
“Ti do il benvenuto in Italia, il paese di chi non ci mette mai la faccia. Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta”, ironizzando su come qualsiasi cosa venga attribuita a lui. “Qua tutti puntano il dito, perché fumo, perché bevo, perché spendo sto cash. E anche chi ti sorrideva adesso non è tuo friend”, canta nella canzone. Una risposta per le rime arrivata dopo mesi di silenzio. Soltanto in poche occasioni Sfera si era lasciato andare a qualche sfogo. “La situazione sta diventando tragica, ridicola. Sono mesi che mi sveglio, ed ogni giorno trovo il mio nome sulle pagine di qualche giornale o nei servizi dei telegiornali, dove vengo diffamato gratuitamente”, dice in un video di Instagram.
“Se i ragazzini, anziché perdere tempo per strada, si dedicassero alla musica, come ho fatto io, troverebbero sicuramente una strada alternativa a quella del cazzeggio. I ragazzini mi prendono come esempio, ma non perché mi faccio le canne, mi prendono come esempio perché ce l’ho fatta” dice ancora su Instagram.
“Mademoiselle”, comunque, pare essere una risposta definitiva sia per il testo che per la cover del disco, dove si vede un dito medio accompagnato da qualche parola: “Questo brano presenta contenuti indesiderati che potrebbero risultare offensivi”. Una sorta di vittimismo narcisistico, Sfera Ebbasta che parla di sé in terza persona per esprimere il suo sdegno verso gli altri. E anche sulla tragedia di Corinaldo, sulla quale molti hanno pensato che no, non era stata colpa sua, ci sarebbe da aggiungere qualcosa. Ad esempio, che il cantante sarebbe dovuto essere lì ad un certo orario, ma non lo ha rispettato lasciando i ragazzini fuori in attesa. Che dopo la strage, per ricordare i cinque adolescenti e una madre coinvolti nella rissa si è tatuato sei stelline sulla faccia. Che non ha fatto visita ai feriti in ospedale e che non ha parlato se non esprime la sua estraneità in tutto, come se l’incidente non riguardasse minimamente lui. Del resto, lo si accusa di molte cose ma lui…non è responsabile di nulla.
Fonte: Instagram Sferaebbasta