Sara Retani, la bimba di 15 mesi ricoverata all’Ospedale di Padova dopo il terribile incidente stradale del 14 dicembre dello scorso anno, non ce l’ha fatta.
La piccola Sara Retani, purtroppo, non ce l’ha fatta. Dopo un ricovero di quasi 3 mesi nel reparto di Terapia intensiva, è morta all’Ospedale pediatrico di Padova, la notte tra giovedì e venerdì. La bimba – insieme alla mamma, Elena Marchioro – è stata vittima di in un tragico incidente stradale avvenuto il 14 dicembre del 2018, in un paesino in provincia di Padova, come riportato da Il Corriere della Sera.
La mamma, 33 anni, originaria di Grisignano – un piccolo paese in provincia di Vicenza – era alla guida di una Fiat Punto. In auto, con lei, la piccola Sara, di poco più di un anno. Pare che la donna al volante abbia accusato un malore durante un sorpasso, uscendo fuori strada e schiantandosi contro un muro, intorno alle 8:20 di mattina. L’impatto fatale è avvenuto a San Bortolo di Monselice, in via tre Venezie. I soccorsi, sopraggiunti sul posto, si sono subito resi conto della situazione drammatica. Se mamma Elena è rimasta soltanto lievemente ferita, le condizioni di Sara sono apparse critiche fin da subito.
La bambina è stata trasportata in elicottero al reparto pediatrico dell’Ospedale di Padova in codice rosso e ci è rimasta fino a qualche giorno fa, quando la situazione è definitivamente peggiorata. I Carabinieri, che hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dei fatti, hanno accertato la mancanza di responsabilità da parte della madre Elena Marchioro. La bambina, al momento dell’incidente, viaggiava su un seggiolino su uno dei sedili posteriori dell’auto.
Per circa tre mesi, i medici hanno tentato, invano, di salvare la vita alla piccola Sara, ma il quadro clinico è stato, giorno dopo giorno, sempre più compromesso. La situazione è precipitata giovedì sera, quando i medici hanno dovuto accertare il decesso. La povera Elena, rimasta sola, non riesce a capacitarsi della situazione. Si sente in colpa e si ritiene responsabile di quanto è successo. Probabilmente, non riuscirà mai a perdonarsi per quanto accaduto.
Fonte: Il Corriere della Sera