Revocata la misura degli arresti domiciliari ai coniugi Renzi dal tribunale del riesame di Firenze, che ha accolto le richieste della difesa.
Matteo Renzi ha altre priorità in questo momento: promuovere il sul libro, che ha detto dell’autore sta vendendo bene, promuovere sè stesso – come sempre, anche se il prossimo obiettivo è nebuloso – e sopratutto “combattere contro quelli che stanno distruggendo il Paese” perchè siamo alla vigilia di una “crisi economica” dice l’ex Premier. Il quale ritiene evidentemente che per gettare uno Stato nella crisi bastano pochi mesi, senza nessuna responsabilità dei Governi che lo hanno preceduto. Insomma, la macroenconomia secondo il prof. Renzi, anche se il vero Professore sulla via del ritorno sembra tanto essere Romano Prodi, attivo come non mai negli ultimi giorni. Certo il desiderio di farsi da parte una volta per sempre non alberga nella scena politica nazionale. E se il professore bolognese, prossimo agli 80 anni, non sembra ancora rassegnato ad un ruolo marginale non sembra possibile la resa di un 40enne certo ancora inebriato dal potere.
Vedremo il prossimo futuro di Matteo. Intanto il Tribunale del Riesame di Firenze ha accolto la richiesta della difesa, ed ha revocato la misura degli arresti domiciliari per i genitori dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli. I coniugi sono accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni e coinvolti in altri procedimenti.La misura era stata disposta il 18 febbraio scorso dal Giudice alle indagini preliminari su richiesta del Pm Luca Turco nell’ambito dell’inchiesta sull’attività della società “Eventi 6”. La detenzione era ritenuta necessaria in quanto, per la Procura, sussiste il rischio di reiterazione del reato ed inquinamento di prove, come riportato da Il Sole 24 Ore. Il Riesame ha tuttavia imposto ai Renzi, l’interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per 8 mesi.
La richiesta di revoca dei domiciliari era arrivata a margine dell’interrogatorio di garanzia da parte del legale della coppia per il quale era evidente “la totale insussistenza delle esigenze cautelari”. Il Giudice per le inagini preliminari ritenne le motivazioni avanzate dai legale non sufficienti a revocare la misura, accolta omvece dal Riesame oggi. Una buona notizia per la famiglia Renzi, ma le accuse restano pesanti. Il processo per fatture false che vede sul banco degli imputati Tiziano Renzi e Laura Bovoli insieme all’imprenditore Luigi Dagostinosi è inziato a Firenze lunedì 4 marzo ed è stato rinviato al 20 maggio una data non proprio comoda: è poco prima delle elezioni Europee.
Al centro del procedimento ci sono due fatture del 2015: una di 20mila euro più Iva emessa dalla società Party e 140mila euro più Iva emessa dalla società Eventi 6. Le fatture sarebbero l’esito di per consulenze sulla fattibilità di un’area di ristorazione al centro commerciale The Mall che fa capo al “re degli outlet” Luigi Dagostino, progetto nel quale i coniugi erano interessati a conivolgere turisti asiatici. Stranieri sì, ma niente lavoratori in nero nè migranti. Quella è im’altra storia.
Alessandro Signorini
Fonte: Il Sole 24 Ore
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