Un prete in provincia di Venezia riceve un’offerta destinata ai poveri, ma la busta contiene anche un messaggio particolare.
Da sempre la Chiesa riceve sostentamenti da parte dei fedeli. Tutti gli atti compassionevoli rivolti ad aiutare il prossimo non sarebbero poi così tanto possibili senza il finanziamento di chi crede in Dio. Accade, però, che chi crede non sempre sa dove vanno a finire i suoi risparmi dati in beneficenza e inizia a rivendicare il diritto di rendere esplicito il destinatario della famosa ‘busta dell’offerta’.
Questo diritto è stato rivendicato in provincia di Venezia, dove un fedele ha donato al parroco una busta contenente dei soldi, ma anche un messaggio particolare.
Don Gino Cicutto, a capo della parrocchia di San Nicolò e San Marco a Mira in provincia di Venezia, si è così ritrovato tra le mani un’offerta con la dicitura ‘prima gli italiani’. La busta oltre a contenere il danaro, presentava un bigliettino in cui il misterioso fedele chiarisce a chi quei soldi fossero destinati, come riportato dall’Agensir: “Pro anziani malati, al freddo o alla fame, italiani da sempre in primis! Gli stranieri per ultimi”.
Questo sembra essere un ulteriore segnale di sofferenza che da un po’ di tempo affligge l’Italia. Gli italiani, infatti, sembrano essere stanchi di vedere i loro soldi indirizzati principalmente ai migranti o a chi si trova nel nostro Paese in maniera illecita.
Don Gino, però, sembra non avere gradito molto la precisazione del mittente, tanto da rifiutare categoricamente l’offerta perché secondo lui nulla aveva a che fare con la fede.
Il parroco fermo nella sua posizione ha dichiarato, come riportato da La Stampa: “Quanto era riportato nella busta mi ha profondamente amareggiato e umiliato. Queste parole ripropongono slogan che siamo abituati a sentire ma che non hanno nulla a che fare con la fede e la vita cristiana che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza”.
Ovviamente nessuno sa chi ha fatto l’offerta, ma Don Gino ha voluto ugualmente rivolgersi al parrocchiano ammonendolo per il suo gesto e invitandolo a riprendersi i soldi: “Se non è d’accordo su quella che è la vera Carità – dice il prete – può passare per la canonica a riprendersi la sua offerta. Eventualmente può consegnarla a chi la pensa come lui, ma non deporla davanti al Signore”.
Fonti: Agensir, La Stampa