Ha 7 anni, il padre la obbliga a prostituirsi: “Così posso comprare la droga”

Una bimba di 7 anni si è presentata a scuola con tacchi a spillo, tutta truccata. Il padre la obbligava a prostituirsi.

James Stewart obbliga la figlia a prostituirsi

Addosso abiti sporchi, ai piedi tacchi vertiginosi e un succhiotto al collo. Così, tutta truccata sul volto, una bimba di 7 anni si è presentata a scuola. Siamo ad Alburquerque, nel New Mexico, e in questo modo è venuta fuori una storia di abusi e di prostituzione ai danni di una minore. A volerlo, però, sono stati proprio i suoi genitori.

James Stewart, 38 anni, è per tutti “un tipo a posto, uno normale”. Eppure, nasconde un terribile segreto: fa prostituire la figlia in cambio di soldi e droga. Stewart e la moglie, Teri Sanchez, sono stati arrestati nel maggio del 2018 con le accuse di abuso di minore, traffico di esseri umani e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il processo è iniziato questo lunedì e si protrarrà per almeno una settimana. Collin Brennan, il Pubblico Ministero, sostiene che “ci siano diversi testimoni in merito alla vicenda”. Molti, infatti, dicono di aver visto la piccola con un succhiotto al collo. Le maestre e gli amichetti di classe, che hanno lanciato l’allarme, hanno riferito che “la bambina è arrivata a scuola truccata e con tacchi a spillo

Il KRQUE, emittente locale, ha fatto sapere che da allora molti insegnanti dell’istituto scolastico si sono mobilitati per aiutare la minore, donandole dei soldi per acquistare almeno dei vestiti nuovi, e non mettere quelli sporchi. Il padre, intanto, nega fermamente di aver costretto la figlia a prostituirsi. Il suo avvocato, Stephanie Gulley, ha riferito che non ci sarebbero prove sufficienti per confermare la responsabilità del suo assistito, nonostante siano stati trovati campioni di Dna, compatibili con il padre, sulle mutandine della bimba. Sono emersi infatti anche abusi da parte dell’uomo sulla figlia.

Eppure, le dichiarazioni della piccola lasciano pochi dubbi agli inquirenti: “Io non lo volevo fare, l’ho sempre detto a papà. Mi obbliga a fare queste cose”. Poco spazio all’immaginazione e la dinamica appare quanto mai chiara. Le parole della bambina, chiamata a testimoniare per tutta la durata del processo, disarmanti e sincere, saranno decisive per la condanna in via definitiva dei genitori. L’ennesima storia di violenza su minore per mano di chi, invece, dovrebbe prendersene cura.

 

Fonte: KRQUE

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