Emma Marrone ha risposto alle critiche che le sono arrivate dopo l’invito, lanciato dal palco di un suo concerto, ad aprire i porti.
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È un momento storico in cui stiamo annegando nell’odio. Il momento in cui un professore mette all’angolo un bambino di colore e lo prende in giro davanti ai suoi compagni”, questa l’ultima predica di
Emma Marrone. La cantante, durante una tappa del suo tour “
Essere qui“, ad Ancona, venerdì 22 febbraio,
ha fatto riferimento agli ultimi fatti di cronaca di questi giorni. Emma Marrone si è così difesa dalle critiche dal palco di Ancona: “Io non sono madre, ma vorrei che mio figlio crescesse in un’Italia bella sana, pulita coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti“, ha ricordato la cantante salentina. Poi, ricordando i messaggi di odio che le sono arrivati, si è commossa: “Non sono arrabbiata, l’unica cosa che mi dispiace profondamente è che mia madre e mio padre hanno letto dei messaggi veramente brutti, violenti e cattivi. Nessun genitore vorrebbe vedere suo figlio trattato così”.
Tra le lacrime, Emma ha concluso: “Non diventerò mai come loro. Il mio palco sarà sempre fonte di luce, di amore e di rispetto per tutti, anche se questo significa prendersi la merda in faccia”.
Insomma, un mare di polemiche che ora la cantante sembra aver chiuso. Eppure, non si può non pensare che ad aprirle… è stata proprio lei.
https://www.youtube.com/watch?v=PCvU_cLPmso
Fonte: Tour Emma Marrone