Una giornalista ha intervistato Mahmood, vincitore della 69esima edizione del Festival di Sanremo. Ma una domanda, fuori luogo, ha aperto il caos.
E’ diventato virale il video di una giornalista che non sapeva che Mahmood fosse italiano: “Che cosa ti manca di più del tuo paese?”, gli ha chiesto in conferenza. E il cantante l’ha freddata con gli occhi: “Il mio paese è l’Italia, non lo sai?”, ha risposto seccato, come riportato da Il Corriere della Sera.
Gli stereotipi sono di gran lunga i più duri a morire. Dopo che Mahmood, al secolo Alessandro Mahmood, è risultato vincitore della 69° edizione del Festival di Sanremo, il cantante detiene il primato nelle classifiche di ascolto. La sua “Soldi” è un vero e proprio tormentone. Ma non si placano le polemiche, ogni giorno ne viene fuori una nuova. Adesso esce un piccolo frammento d’intervista da parte volta di una giornalista che ha desunto, dal nome, la nazionalità di Mahmood. La domanda le fu rivolta qualche mese fa, a dicembre, prima della vittoria al Festival dunque. La risposta dell’interessato è ironica e seccata allo stesso tempo.
Mahmood è nato a Milano da madre sarda di Orosei e padre egiziano. Ha sempre vissuto a Milano, non si hanno notizie della sua religione. E’ vero che in “Soldi” parla di Ramadan, ma questo non significa che sia musulmano. Nella sua canzone si può leggere, tra le righe, la critica al padre che lo ha abbandonato o all’ipocrisia di chi beve champagne mentre fa il Ramadan. Ma non è certo un inno all’integrazione, piuttosto un messaggio sull’importanza, effimera, del denaro. Nulla a che fare, quindi, con l’essere straniero.
Suo padre era musulmano. Mahmmod non si sa, di questo non parla, come anche della sua inclinazione sessuale. Alle domande sul tema ha risposto che questo genere di domande, così come il coming out, sono discriminatorie.
Mahmood annovera già diversi successi nel suo trascorso: Italian Music Festival, Sanremo Giovani 2018, Premio della Critica “Mia Martini”, Premio Enzo Jannacci alla migliore interpretazione, Premio Baglioni d’oro alla miglior canzone votata dagli artisti in gara e, ovviamente, la vittoria al Festival.
Ma ci sarebbero, nel suo passato artistico, anche diverse collaborazioni con cantanti già affermati, primo tra tutti Marco Mengoni.
Alessandro Signorini
Fonte: Il Corriere della Sera
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