Emma Marrone a Matteo Salvini: “Ora basta, apri i porti”

Emma Marrone ha chiuso il concerto del 19 febbraio al Palasele di Eboli, in provincia di Salerno, con un grido contro il Vicepremier Matteo Salvini.

Ma i cantanti non dovrebbero cantare? Fare il proprio mestiere? Stare attenti alle note? Ricordare i testi? Cose così, insomma. E invece no. Gira che ti rigira stanno sempre a fare altre cose. Come se essere un personaggio pubblico autorizzi, di conseguenza, a poter parlare e dirne una su tutto e su tutti. Pare che il polverone innalzato da Sanremo, quando Claudio Baglioni deviò dal vero argomento principale, nella famosa prima Conferenza Stampa pre-Sanremo, abbia fornito un esempio e che tutto lo sciame, amico e in linea con le idee del Direttore artistico, l’abbia seguito.

Anche allora Emma Marrone disse la sua, difendendo a spada tratta le frasi sui migranti pronunciate da Baglioni. Fu seguita, allora, da Fiorella Mannoia, da Giuliano Sangiorgi e altri volti noti del mondo della musica. La bionda, uscita vincitrice da Amici di Maria De Filippi, ha visto una carriera tutta in discesa, fatta di successo, palchi importanti e dischi d’oro.

La sera del 19 febbraio, Emma Marrone era in concerto al Palasele di Eboli, in provincia di Salerno, come riportato dall’Ansa. La cantante ha sfoggiato un cavallo di battaglia mai sentito prima, ma non certo un inedito, visto che la frase viene ripresa diverse volte e in svariate occasioni. “Aprite i porti”, ha gridato la Marrone.

Una particolare dedica al Vicepremier Matteo Salvini, in questi giorni, tra l’altro, impegnato a seguire i risvolti, per lui positivi, del caso Diciotti. Bisogna stare attenti, però, a dire la propria opinione se si è un personaggio pubblico, specie a prendere posizione tra una polemica accesissima, ad oggi, e che vede schierati chi vorrebbe una linea di governo in nome dell’accoglienza e chi invece difende quella salviniana. La scelta di deviare dal contenuto di un concerto, per il quale i fan hanno pagato un biglietto, pare non essere piaciuta. Stesso discorso, del resto, fatto dai telespettatori Rai, che pagano il canone, agguerriti per le sfumature politiche che sempre di più invadono la rete pubblica.

Tutte le critiche sono finite sui social. “Prima mi piacevi, ora non più“, ha scritto qualche fan. “Pensa alla tua carriera, non alla politica”, si legge. Insomma, critiche feroci e aspre condanne per la cantante, paladina della giustizia e del buon senso. Probabilmente, Emma Marrone ha solo seguito l’esempio del suo amico Claudio Baglioni. E Salvini, dal canto suo, starà preparando il prossimo tweet. “Canta che ti passa“, così rispose il Vicepremier al cantante di “Questo piccolo grande amore“. Ora, può utilizzare lo stesso per la Marrone e risparmiare energie.

Chiara Feleppa

Fonte: Ansa

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