Senato, la Giunta vota no al processo per Salvini. I parlamentari PD: “Vergogna”

Niente da fare per le Opposizioni. Dopo il no all’autorizzazione a porcedere per Matteo Salvini è stata decisa a larga maggioranza dagli iscritti del Movimento 5 Stelle. E’ arrivato dunque, puntuale, l’uno-due che mette all’angolo la speranza di spaccatura del Governo è servito.

Niente crisi, per ora. Non sul caso Diciotti e la gestione dei migranti. La Giunta per le immunità del Senato ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere del Tribunale dei Ministri di Catania contro Ministro. Un giorno cupo per il PD, all’indomani dell’arresto di Tiziano Renzi e della moglie, genitori dell’ex segretario, al quale è giunta la solidarietà del Partito. Su Salvini la decisione è stata presa a maggioranza: 16 voti contro il processo e 6 a favore. I numeri dimostrano che tutti i componenti Cinquestelle della giunta – erano in 6 e non in 7 perché la vicepresidente Grazia D’Angelo questa notte ha partorito una bambina – hanno votato compatti. No anche da Lega, Forza Italia, Fdi e Autonomie. Si al processo invece dal Pd (4 componenti), Pietro Grasso (Leu) e Gregorio De Falco (Misto). Il dossier passerà adesso all’esame dell’Aula di Palazzo Madama, che entro il 24 marzo dovrà ratificare o contraddire la proposta votata oggi, come riportato dall’Agi.

Arrivando a Sant’Ivo alla Sapenza, sede della giunta, il senatore cinquestelle Michele Giarrusso, in riferimento al voto espresso dagli iscritti M5s su Rousseau, ha affermato: “Non c’è nessuna spaccatura, c’è stato un voto democratico, i voti bulgari appartengono a un’altra epoca, a un altro sistema, a un altro regime. C’è stato un approfondito e acceso dibattito, viva la democrazia”.

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Fonti: Agi, Twitter Matteo Renzi

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