Papa Francesco si è fatto fotografare con una spilla sul petto, schierandosi a favore dell’apertura dei porti.
Si vota oggi, sulla piattaforma online Rousseau, per autorizzare a procedere contro il Vicepremier Matteo Salvini, accusato giorni fa di sequestro di persona per i migranti della Diciotti. E proprio sui migranti è ritornato Papa Francesco.
In un incontro a Sacrofano con alcuni centri di accoglienza “Liberi dalla paura”, il Papa si è fatto ritrarre sorridente con una spilla sul petto: “Apriamo i porti”. Don Nandino Capovilla, parroco a Marghera, in provincia di Venezia, presente all’incontro, si è avvicinato al Papa che ha preso la spilla in mano, di sua volontà, e si è fatto fotografare. La foto è rimbalzata in tempo reale su Facebook, postata proprio dal parroco.
“Papa Francesco rilancia ‘apriamo i porti’ che sta unendo i cittadini da Nord a Sud“, scrive in didascalia Nandino Capovilla. “Per i cristiani è un obbligo evangelico. Non rinunciamo all’incontro con l’altro per erigere barriere: non è umano“, si legge.
Come raccontato da Avvenire e documentato dalle foto, il Papa ha visto la spilletta che il parroco aveva tra le mani. “Gli ho spiegato il significato, allora l’ha presa e abbiamo fatto una foto“, spiega Capovilla. “Poi ha chiesto di tenere per sé la spilla. Ci ha regalato una vera emozione con questa foto“, ha concluso.
Don Capovilla è una figura nota nella zona di Mestre, e la sua parrocchia è in prima linea in numerose iniziative d’accoglienza, per italiani e stranieri. “Dobbiamo dare assistenza ai tanti profughi che continuano ad arrivare”, questa la linea di Don Capovilla. Ma numerose sono le voci ecclesiastiche schierate contro la chiusura dei porti. Più volte, tra l’altro, è stato scontro senza precedenti tra il Vicepremier Matteo Salvini e il Vaticano in tema di immigrazione, migranti, e rifugiati. Proprio giovedì sera, a Villa Borromeo, c’è stato un incontro dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede per il ricevimento per l’anniversario dei Patti Lateranensi. Ma Salvini ha dato buca, partendo per la Sardegna: “I pastori sardi vengono prima”, aveva chiarito il Vicepremier.
Fonti: Facebook Nandino Capovilla, Avvenire
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