Virginia Raffaele? Sanremo ci ha spiegato quello che non può fare

La comica Virginia Raffaele quest’anno ha vestito i panni di conduttrice alla 69esima edizione del Festival di Sanremo. Ma la sua presenza non è decollata.

Bianca Guaccero, Bianca Balti, Ivana Mrazova, Ilary Blasi, Michelle Hunziker. Sono solo alcune delle showgirl che hanno calcato il palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, in qualità di co-conduttori e vallette. Corpi statuari e facce perfette e se anche non adatte alla conduzione, chi più chi meno, almeno puntavano sulla bellezza e si facevano guardare. Ciò che, dicono, manca in questa edizione del Festival, che, visti gli ascolti – poco più del 45% di share alla prima puntata non meglio in quelle seguenti – ha fatto fatica a decollare. La triade formata da Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio non ha funzionato

Si è rimpianta proprio la mancata presenza di bellezze da urlo. Non che la Raffaele non lo sia, nulla le manca per poter essere additata come tale. Sostengono sia una bellezza come altre, nulla di eccezionale. Le mancherebbe il portamento da modella – del resto non lo è – e le sue doti comiche, che sono quelle che l’appartengono, sembrano non emergere. Solo nella prima sera, in abito rosso e pomposo, la Raffaele ha dato vita a una scenetta comica. Niente di strabiliante neanche in quel caso. La si preferiva nelle vesti di imitatrice di Carla Fracci o Emma Marrone, tanto per dirne due. Nelle vesti, cioè, di qualcun altro.

Del resto siamo abituati a vederla così e sul palco la sua presenza pare essere superflua e quasi invisibile. Mentre, se paragoniamo la presenza scenica e la capacità di rubare la scena a tutto il resto che avevano le precedenti vallette, in quei casi si restava davanti alla tv almeno per commentare l’abito, i gioielli, il trucco e le gambe depilate in bella mostra. Molti hanno rimpianto il duo Rodriguez-Canalis, che prese parte alla sessantunesima edizione del Festival, anno 2011. Le due accompagnarono Gianni Morandi, che non a caso si fa fatica a ricordare. Ancor più ci si ricorda della comparsa di Belen nella prima puntata dell’edizione dell’anno successivo, nel 2012, in sostituzione della Mrazova, che non partecipò alla prima per un problema di salute. Belen non la si dimentica facilmente, soprattutto, va detto, per il suo abito azzurro e rosa che aveva indosso. E per quello che non aveva sotto, visto che lo spacco da capogiro dell’abito – firmato Fausto Puglisi – lasciava intravedere il tatuaggio con la farfallina posto sull’inguine, visibile proprio perché la Rodriguez “dimenticò” di indossare le mutandine. O almeno fece crederlo. In realtà c’erano, di colore chiaro e ridotte a poco più di una striscia sottilissima.

Giulia Salemi a Cannes - Leggilo

Se non altro, quella scalinata mezza nuda la portò al centro delle polemiche e sulle pagine dei giornali ancor di più di quanto non ci stesse già. Ovviamente, si sa, la cosa era studiata per fare share e l’obiettivo venne raggiunto. La cosa fu poi imitata da Giulia Salemi, la modella italo-persiana, che nel 2016 sfilò sul Red Carpet della mostra del cinema di Venezia con un abito arancio dallo spacco inguinale, senza intimo. La differenza fu che la Salemi perse di stile – visto che non si curò neanche di depilarsi e si intravedevano anche i peli della sua parte intima – e venne inondata di critiche. A Belen, invece, andò meglio e almeno gli uomini poterono avere bei pensieri.

Comunque, anche l’edizione del 2011, quando Belen si presentò più vestita, in abiti neri e eleganti, non andò così male. Forse l’unione con la Canalis – la donna più bella del mondo, secondo Biagio Antonacci – ne fece una coppia che funzionava. O forse il gossip venne alimentato anche per la presenza di Emma Marrone – in gara nel 2011 con i Modà e nel 2012 con “Non è l’inferno”, canzone vincitrice – ex fidanzata di Stefano De Martino, che la lasciò proprio per la Rodriguez.

Tra l’altro, l’imitazione della Rodriguez è uno dei punti di forza della Raffaele. Ma la conduzione pare proprio non esserlo. Insomma, programmi del genere richiedono presenze forti, carismatiche e da inquadratura fissa. Tanto meglio se hai un pizzico di talento. E questo alla Raffaele non manca. Solo che non è abbastanza, forse, o comunque non basta a colmare quella mancanza di bellezza stratosferica. Non che sia brutta – si intende. Neanche gli abiti della Raffaele sembrano dare spazio alle polemiche, e anche quelle sono una parte fondamentale dello show. Nulla di speciale. Nulla di eclatante e nulla di stratosferico.

Tutto è stato normale e piatto in questo Festival, senza brio, senza lode e senza infamia. E la colpa, si dice, è proprio del duo dei co-conduttori. Bisio se l’è cavata meglio, forse. Baglioni doveva guidare il timone e invece è rimasto nell’angolo. E lei, Virginia, l’unica donna di questa edizione, sarebei dovuta essere tanto forte da concentrare su di sé tutte le attenzioni. Ma questo non è accaduto. Ecco che ci si è annoiati e annoia e si è cambiato canale, per non correre il rischio di addormentarsi sul divano al suono di canzoni, anche quelle, spesso spossanti e ripetitive.

Chiara Feleppa

Fonte: Il Festival di Sanremo

Gestione cookie