“Chiedevo la fiducia per lo Ius Soli. Non mi hanno ascoltato, un suicidio”

Matteo Renzi scarica il PD nel suo libro presentato sabato a Treviglio e svela come sia voluto il dibattito pubblico sullo Ius Soli. Lui voleva mettere la fiducia. Non farlo è stato: “un suicidio” dice.

Matteo Renzi: "Sullo Ius Soli giusta la fiducia" - Leggilo

A sentire Matteo Renzi è stato il PD a dare il colpo mortale al PD stesso, con la questione Ius Soli. Sabato al teatro comunale di Treviglio ha presentato il suo libro Un’altra strada, e dalle anticipazioni molto ampie che stanno uscendo in queste ore, l’ex segretario e premier spiega come sia stata la legge sulla cittadinanza agli stranieri nati in Italia ad affondare la nave PD.

E scarica la colpa sui senatori Dem e parte della stampa di sinistra. Si guarda bene però, l’ex premier, di citare Repubblica, che, con la sua martellante campagna di persuasione sulla bontà della battaglia sul Diritto di Cittadinanza ha di fatto ottenuto l’effetto opposto, allontanando molti elettori dal Partito Democatico.

Un ragionamento freddo e politico, finanche cinico. Matteo Renzi non si assume alcuna responsabilità, tutt’altro. E’ sempre colpa degli altri, più o meno. Negli stralci del libro si legge: “Lo Ius culturae aveva ottenuto un’ampia maggioranza alla Camera dei deputati in sede di prima lettura. Si trattava di chiudere la pratica votando il provvedimento senza modifiche al Senato“. La strada era segnata, per ottenere l’approvazione definitiva della legge: “Porre la questione di fiducia“, esattamente come accadde per le Unioni Civili. “La scelta del governo fu diversa – spiega Matteo Renzi – spalleggiati dalla leadership del gruppo parlamentare Pd al Senato, si decise di fare dello Ius soli un grande tema di dibattito culturale nel Paese, agevolati in questo da una certa stampa, da sempre convinta di poter dettare la linea alla politica e alla Sinistra“.

Non si trattava della mera questione di diritti: lo Ius SoliEra l’argomento principe con il quale il Governo Gentiloni tenatava di evitare un possibile voto anticipato che io invece – insieme a pochi altri – caldeggiavo, perchè ero consapevole che ogni giorno che trascorreva diminuiva la capacità dei riformisti di dettare l’agenda e cresceva l’ondata populista“.

In effetti a novembre 2017 in un intervento a bordo del treno PD Matteo Renzi rilanciò il tema della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia: “L’ostruzionismo sulle leggi sensibili si vince solo con la fiducia. Io l’ho messa sui diritti civili, quindi sono favorevole a metterla. Ma la scelta è del presidente del Consiglio e noi appoggeremo qualunque sua scelta”.

Con buona pace delle recenti critiche mosse dall’opposizione Dem sulle fiducie poste dal nuovo esecutivo.

E’ chiaro dove vuole arrivare Matteo Renzi: scaricare le colpe della scoppola elettorale che il PD ha preso lo scorso 4 marzo, quando dopo il 40% delle Europee il PD è passato al 18%. Per lui il governo Gentiloni ed il PD hanno scelto di puntare al dibattito pubblico su questioni su cui doveva decidere la Sinistra e basta, Secondo l’ex premier il PD ha trasformato lo Ius Soli nella propria bandiera, ma non ha saputo difenderla e l’ha tirata per le lunghe al fine di vivacchiare al governo qualche mese in più. Un suicidio, secondo Renzi, che ora se ne lava le mani.

Alessandro Signorini

Fonte: MatteoRenzi.it

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