Parlamento europeo, scortesie e insulti al premier Giuseppe Conte: “burattinaio”

Conte sotto attacco al parlamento Europeo, ignobile definizione del belga Guy Verhofstadt:” Per quanto tempo intende essere il burattino Di Salvini e Di Maio?” Conte reagisce.

Giuseppe Conte attaccato nel Parlamento Europeo - Leggilo

Momenti di tensione ieri al Parlamento Europeo di Strasburgo il deputato Guy Verhofstadt – appartenente di democratici dell’Alde – in un intervento ha attaccato il presidente Giuseppe Conte e di conseguenza tutta l’Italia, come ha fatto notare il Presidente Conte nella sua risposta. Il belga non è nuovo a queste uscite. Nel giugno scorso ci fu una sua pesantissima invettiva contro Matteo Salvini, accusato di voler distruggere l’Europa. Ma ieri non è stato solo Verhofstadt: diversi interventi nel Parlamento erano rivolti al Premier italiano, tanto da far sembrare la seduta un vero e proprio agguato a Conte e l’Italia. Un Parlamento semideserto sì è mosso quasi all’unisono per un attacco trasversale a Conte, con il Presidente del Consiglio sbigottito per il pestaggio verbale subito. Una vera e propria squadraccia di deputati in seduta plenaria, sembravano essere lì solo per picchiare duro.

Tre ore di seduta che hanno visto il Presidente Conte messo all’angolo, i temi sempre gli triti e ritriti, la crisi Roma -Parigi e l’appoggio ai gielt gialli, il rifiuto di riconoscere il golpista democratico Jean Guaidò, la simpatia verso Vladimir Putin e le sue idee sulla gestione migratoria, la questione Sea Watch, addirittura critiche sull’audio rubato tra Conte e la Cancelliera Angela Merkel. Insomma per la prima volta a Strasburgo, Conte non si aspettava certo che gli stendessero un tappeto ed un mazzo di fiori, ma nemmeno il “tutti contro uno” che si è poi verificato. Tutto parte da un intervento di Conte in cui sprona l’Europa a fare di più sulla questione lavoro e occupazione, e per la crescita economica.

Ma la risposta è stata dura. Dal Partito Popolare Europeo ai Socialisti, dai democratici all’Alde, uno dopo l’altro hanno snocciolato i capi di imputazione al governo Giallo-verde, in una sorta di processo spiccio di cui il Presidente Conte è stato oggetto in qualità di rappresentante del Popolo Italiano.

Tra questi si è distinto il presidente del gruppo Ppe, Manfred Weber, possibile successore di Jean Calude Juncker: “La mancanza della crescita è una vostra responsabilità”, dice dopo aver definito “buono” il bilaterale con Conte. Non si ricorda un trattamento così duro riservato a un primo ministro italiano. Arriva poco dopo l’attacco ignobile di Guy Verhofstadt, che senza mezzi termini definisce burattino di Salvini e Di Maio Conte, testuale: “Allora la mia domanda è per lei presidente Conteè: per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Salvini e Di Maio? – gente che applaude, urla, commenti – lo invito, lo invito a una cosa, a prendere ispirazione da illustri compatrioti italiani, Spinelli, Ciampi, Giorgio Napolitano – rumori in sala – Mario Draghi…sì sì Giorgio Napolitano, sì un grande europeo. E non dimenticO la mia buona amica Emma Bonino. Questi sono gli uomini e le donne chi sono la grandezza della Italia“. Non manca la stoccatina del Presidente del parlamento UE Antonio Tajani che chiede al Governo italiano un maggiore impegno sulla questione migratoria. Conte ha subito un trattamento non troppo diverso da quello che subì che subì Silvio Berlusconi.Il premier rispose dando del “Kapò” a Martin Schultz. La risposta di Conte è stata ben più dignitosa e sferzante, e la rabbia e l’insistenza con cui è stato attaccato, più che ai sorrisini di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy nei confronti del Cavaliere fa pensare ad un tentativo di evitare l’inevitabile: l’avanzata dei Sovranisti e la rivoluzione elettorale che si preannuncia per le prossime elezioni di maggio.

https://www.youtube.com/watch?v=rgyT4WtrHF8

Conte non ha replicato subito ma alla fine della seduta l’ultima parola è stata sua, come riportato da Dire. Ha risposto punto per punto mettendo Verhofstadt, suo l’insulto peggiore, al suo posto: “Non sono e non sarò un burattino, forse lo è chi risponde a lobby e comitati d’affari“- mentre un’infervorata Alessandra Mussolini si spella le mani ad applaudire Conte che prosegue: “lei cosi offende me e tutto il Popolo Italiano“. Conte prendendo spunto dalle critiche sull’audio rubato al vertice di Davos spara alzo zero: A chi definisce «vergognoso» il fuorionda con Angel Merkel durante il vertice di Davos, Conte risponde ricordando gli “apprezzamenti” di Silvio Berlusconi nei confronti della cancelliera tedesca. «Mi è stato detto, e anche qui esuliamo dal dibattito franco, aspro e politico, che mi dovrei vergognare per un frammento di conversazione origliato illegittimamente tra me e la cancelliera Merkel. Vorrei ricordare – si difende il premier nella replica – a chi ha osato vergognarsi pubblicamente per mio conto: c’è stato in passato un esponente di un partito – il riferimento è a Silvio Berlusconi – che ha ben altri record rispetto alla cancelliera Merkel in termini di apprezzamenti». Dice, con riferimento indiretto alla famosa battuta sulla cancelliera tedesca Angela Merkel attribuitta a Silvio Berlusconi.

Matteo Salvini ha replicato dall’Italia: “Che alcuni burocrati europei si permettano di insultare il presidente del Consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio vi manderanno a casa“.

Segue un comunicato del M5S, in una nota si legge: “Non basta saper parlare in italiano per essere amici del popolo italiano. L’intervento di Guy Verhofstadt è stato offensivo e privo di contenuti. Non accettiamo nessuna lezione da chi, come dimostra uno studio commissionato da tre ong europee Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e LobbyControl, è a libro paga di multinazionali e comitati d’affari. Verhofstadt stesso ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione. Chi è allora il burattino?”

Alessandro Signorini

Fonti: Dire, Comunicato del M5S

 

Gestione cookie