Tra Francia e Italia continua la guerra diplomatica e non solo essa. Ritorsioni, reciproche accuse d’ingerenza e una tensione che sembra destinata a salire. Perchè nessuno è in grado di invertitre la rotta. O forse nessuno lo vuole. Almeno fino alle Europee.
Fonti del Viminale, stamani fanno sapere che la Francia non sarebbe più disponibile ad accogliere i migranti della Sea Watch. Sugli immigrati dell’imbarcazione olandese – spiegano al Ministero dell’Interno – la Francia cambia idea, non li vuole più: Parigi ha fatto sapere al Viminale che “prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici e ha aggiunto che appoggerà l’Italia per chiedere rimpatri più efficaci in alcuni paesi africani a partire dal Senegal“.
“Ora – sottolineano le stesse fonti, come riportato dall’Ansa– ci si aspetta che Parigi dimostri con i fatti la buona volontà, collaborando per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano“.
“Il Viminale prende atto: anche i francesi non vogliono clandestini”, concludono le fonti del Ministero dell’Interno. In apparenza qunque il governo francese, dopo aver definto “vomitevole” la politica migratoria dell’Italia opera una repentina svolta, che in altri tempi sarebbe stata vista come una vittoria dipolmatica. Ma qui è proprio la tempistica a far apparie la scelta francese doppia. Perchè se da un lato sembra dare ragione all’Italia, dall’alto lascia la stessa senza sostegno per districare il nodo Sea Watch. Non sembra affatto improbabile, conoscendo gli umori dell’amministrazione Macron che la mossa sui migranti sia una ritorsione dovuta al sostegno dato dal ministro Luigi Di Maio ai leaders dei Gilet gialli, tra i quali Christophe Chalencon. Un’iniziaitiva invisa all’Eliseo al punto che Emmanuel Macrom ha deciso, poche ore, fa il richiamo dell’ambasciatore, fatto senza precedenti nel Secondo Dopoguerra.
La “delegazione” dei Gilet gialli, è stata disconosciuta dalla capolista per le Europee Ingrid Levavasseur che si è detta “sbalordita” dall’incontro. Christophe Chalencon ha repicato : “Abbiamo accettato perché volevamo scoprire questo partito e capire bene il suo posizionamento politico rispetto alla Lega. Di Maio ci ha assicurato che ci saranno liste separate alle elezioni amministrative ed europee. E questo ci piace“.
Cosa abbia in mente Macron sui migranti al momento non è dato sapere, certo che la coincidenza con il richiamo dell’ambasciatore francese a Roma appare quantomeno sospetta.
Alessandro Signorini
Fonte: Ansa