La Francia non ci sta e richiama l’ambasciatore Christian Masset, ufficialmente “per consultazioni, riguardo gli attacchi senza precedenti del governo italiano”: lo scrive in una nota la portavoce del Ministero degli Esteri francese.
E senza precedenti è pure il richiamo dell’ambasciatore, infatti l’ultima volta accadde quando Galeazzo Ciano consegnò la dichiarazione di guerra alla Francia nel 1940. Allora l’ambasciatore era André François – Poncet. Siamo quindi a un passo dall’interruzione delle relazioni diplomatiche con il governo francese? Un gesto grave che Parigi non esita a motivare, senza possibilità di essere frainteso: “Le ultime ingerenze sono una provocazione inaccettabile, violano il rispetto proprio della scelta democratica fatta da un popolo amichevole e alleato e il rispetto che i governi democratici e liberamente eletti si devono reciprocamente. La Francia è stata oggetto, da diversi mesi, di ripetute accuse, di attacchi privi di fondamento, di dichiarazioni oltraggiose. Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare le relazioni ai fini elettorali è un altra cosa ” La parte finale della nota del Ministero degli Esteri evidentemente voleva giustificare la frase di Gabriel Attal – portavoce di République En Marche, il movimeto di Macron – che definì la politica italiana”cinica e vomitevole“ nel caso dell’Aquarius di qualche mese fa. Da quando esiste Unione Europea è la prima volta in assoluto che un paese appartenete alla Ue richiama il proprio ambasciatore. A gennaio fu l’ambasciatrice italiana, Teresa Castaldo ad essere convocata dal ministero degli esteri a seguito delle dichiarazioni del vice premier Luigi Di Maio che disse : “La Francia sarebbe la quindicesima potenza economica mondiale senza le colonie africane che sta impoverendo. E’ invece tra le prime per quello che sta combinando in Africa”. Oramai sono mesi che la diatriba con la Francia va avanti, a cominciare dal caso di Bardonecchia con la perquisizione dei migranti nella sede ong per il quale l’ambasciatore francese Masset fu convocato alla Farnesina, poi vi furono le polemiche sui terroristi italiani che trovano asilo in Francia grazie alla cosiddetta politica Mitterand; seguirono le polemiche di Alessandro Di Battista sul Franco cfa. Oggi come ultimo motivo di scontro l’incontro tra Il vice premier DiMaio, Alessandro Di Battista, ed il leader dei Jilet Jaune Christophe Chalencon.
Ragione scatenante del richiamo dell’ambasciatore è stata una foto pubblicata sulla pagina di DiMaio che ritrae il gruppo sorridente, come riportato da Dire. Un sostegno ritenuto alquanto irrituale per un ministro dello stato italiano e membro dell’unione, e sicuramente fonte di malumori per un governo francese che da tre mesi è costretto ogni fine settimana a fronteggiare la protesta dei gilet gialli che chiedono le dimissioni Macron e l’uscita dall’Unione Europea.
Alessandro Signorini
Fonte: Dire
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