“Salvini non ha contenuti, non si può paragonare a me. Io prenderei più voti di lui. La laurea non serve”
Fabrizio Corona è tornato a parlare del Vicepremier Matteo Salvini. Tra i due, continuano ad esserci scintille. E intanto ha avuto un altro problema, poche ore fa.
Il libro scritto da Fabrizio Corona sta riempiendo le librerie d’Italia. L’ex fotografo dei vip è capace anche di far girare anche l’economia, portando all’eccesso cose normalissime e di tutti i giorni. Eppure, il suo è tra i dieci libri più venduti in Italia. In un’intervista per Corriere Adriatico rilasciata a Paolo Travisi, Corona ha risposto ad alcune domande, toccando alcuni punti importanti delle 146 pagine autobiografiche e “scandalose” che parlano di sesso, droga, soldi e condanne. Ma c’è spazio proprio per tutti e neanche il Vicepremier Matteo Salvini ne è rimasto escluso.
“Odio Salvini”, scrive Fabrizio Corona nel libro, salvo poi, alla domanda del giornalista che gliene chiede conferma, tornare indietro e sminuire la cosa: “Era un riferimento a quello che lui mi ha detto rispetto a una campagna politica in cui ha messo in mezzo me, Asia Argento ed altri personaggi. Ma non lo odio”. La famosa campagna politica a cui si riferisce, è quella dell’8 Dicembre scorso: il Vicepremier, in occasione della manifestazione romana prevista per quel giorno, in pieno clima di campagna elettorale, lanciò lo slogan “Lui non ci sarà”, scritto sopra cartelli e volantini e con la faccia dei suoi nemici. Dalla Parlamentare Maria Elena Boschi, all’ex Premier Matteo Renzi e allo stesso Corona.
L’ex fotografo dei vip pare essersi legato quella cosa al dito, ma del resto tra i due non è mai scorso buon sangue. “Se Salvini è ministro dell’Interno, io posso fare il ministro della Giustizia“, disse Corona a giugno dello scorso anno. Seccata, la replica del Ministro: “Ci mancava pure questa”. In effetti Fabrizio Corona è uno che di giustizia se ne intende. Chi non lo vorrebbe in rappresentanza delle alte cariche dello Stato?
Il Ministro era stato già nominato qualche tempo fa a Verissimo, quando Corona, ospite da Silvia Toffanin, si era proposto di poter andare a Palazzo Chigi con Salvini e il Vicepremier Di Maio a parlare di finanziaria. “Ne saprei più di loro“, disse.
Corona, rispondendo a Trevisi, ha anche fatto cenno della questione migranti: “I migranti? Assolutamente, li farei sbarcare, perché sono persone in difficoltà al largo delle coste italiane che rischiano di morire, bisogna aiutarle”. Insomma, un commento di una banalità allucinante. Corona ha affrontato una delle questioni più delicate al momento in Italia con un senso critico non indifferente. Chi se ne frega, poi, se dietro uno sbarco ci sono interessi, danni all’economia e difficoltà nel gestirlo.
Intanto l’ex di Belen non si è fatto mancare un altro inconveniente con la Giustizia, o forse solo un disguido, chissà. Intanto durante dei controlli in un locale di Solofra, in provincia di Avellino. Carabinieri e Guardia di Finanza trovano proprio lui, Fabrizio Corona, che potrebbe finire nei guai perchè non potrebbe allontanarsi dalla Lombardia in quanto, per le note vicende giudiziarie, usufruisce della misura alternativa dell’affidamento in prova. E’ quindi scattata la segnalazione all’Ufficio di Sorveglianza competente territorialmente. Corona può spostarsi temporaneamente dalla regione di residenza, la Lombardia, per motivi professionali ma solo dopo essere stato autorizzato. Pare che fosse autorizzato a raggiungere la Campania, ma un’altra località e non la città di Solofra. Il blitz ha creato più problemi al gestore del locale al quale i Carabinieri hanno contestato prescrizioni e sanzioni amministrative che potrebero sfociare in un provvedimento di sospensione dell’attività: sembra infatti che abbia impiegato lavoratori privi di regolare assunzione in misura superiore al venti percento del totale. Durante la festa erano presenti centinaia di persone, con molti clienti venuti anche da fuori la Provincia. Il blitz, dunque, non puà dirsi del tutto inatteso.
Comunque, tornando al punto, nessuno si stupirebbe se Corona si lanciasse nella politica. Avrebbe già le ospitate fisse da Massimo Giletti che a quanto pare gli è diventato amico, tanto da mandarlo in giro a fare servizi sullo spaccio di droga. “Se fossi incensurato prenderei cento volte i voti di Matteo Salvini”, disse qualche giorno fa Corona durante l’ultima presentazione del suo libro.
“È facile per Salvini: guardate i suoi social: 12 post al giorno, 50 stories, ci scrive una frase poi il contenuto non c’è. È soltanto una roba per fare notizia”, ha continuato l’ex re dei paparazzi, come riportato da Il Fatto Quotidiano. “I miei psichiatri dicono una cosa: che quando per due giorni non si parla di me, io faccio qualcosa per uscire sui giornali; è un’ossessione. Anche per loro lo è, ma loro sono politici, non si possono paragonare a me”, ha spiegato ancora. E ne disse qualcuna anche su Bonafede: “Il ministro Bonafede è una persona laureata in legge, però non basta per diventare ministro della Giustizia”.
Meglio due, tre anni di carcere, in effetti. Insomma, capisco fare il proprio lavoro e quello di Corona è mettere bocca su tutto. Ma quando non serve, quando è inutile, meglio risparmiare fiato. Corona in politica potrebbe forse fare meglio solo del PD. Ma non ci vuole poi così tanto.
Chiara Feleppa
Fonte: Corriere Adriatico, Il Fatto Quotidiano