La prima puntata di Sanremo è stata un flop totale. Bocciata la conduzione, gli artisti in gara e i siparietti tra le canzoni.
Sanremo, si sa, è un evento che ruba la scena a tutto il resto. Dal 1951, le puntate dello show canoro sono al centro dell’attenzione di giornalisti, pubblico, critici, stilisti e tutti quelli che possono dare una parola al riguardo. Canzoni destinate a passare in radio a ripetizione, i vestiti indossati tutti di marchio di un certo spessore, ospiti di onore, e poi i fiori, la festa finale, l’orchestra, i parrucchieri e l’economia che gira in città. Eppure, qualcosa pare essere cambiato visto che le edizioni degli ultimi anni hanno lasciato l’amaro in bocca. Forse la conduzione, o forse gli artisti sempre meno sconosciuti, sempre meno noti rispetto ai grandi nomi che una volta calcavano il palcoscenico dell’Ariston.
La prima puntata, andata in onda ieri sera, è stato un flop totale. La messa in onda ha raggiunto il 46.5% di share, pari circa ai 10 milioni di spettatori. Un dato non male, letto così, ma minimo e preoccupante rispetto a quelli delle scorse edizioni. La conduzione di Baglioni non decolla, e l’anno scorso, al suo primo debutto in veste di direttore artistico, riuscì a fare poco più, circa il 52% di share. Considerando un arco di dieci anni, questa prima puntata ha totalizzato addirittura meno delle prime puntate andate in onda negli ultimi dieci anni.
Solo nel 2008, la prima puntata della 58esima edizione – al timone c’erano Pippo Baudo, Piero Chiambretti, Bianca Guaccero e Andrea Osvàrt – realizzò ancor meno, battendo il record. Solo 7 milioni e mezzo di spettatori, alla prima puntata, e neanche 7 alla chiusura: un fallimento senza uguali, con lo share del 36.46%. Insomma, la prima puntata è riuscita a classificarsi come la peggiore degli ultimi dieci anni.
Eppure, facendo due calcoli, nel 2016, per lo stesso share di quest’anno, sono serviti almeno 11 milioni di contatti netti alla prima puntata del Festival. Ma ora siamo un milione in meno in tre anni. Insomma, il Festival non piace, non piace la sfumatura politica e non piace la conduzione.
Eppure, l’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini si è detto molto soddisfatto: “Il grande risultato premia l’ottimo lavoro della Rai per un bellissimo Festival”. Parole dette dalla circostanza, tutt’al più. Un po’ come il saluto della Raffaele ai Casamonica. Anzi no, quello a dire il vero non ci stava per niente.
Fonte: Festival di Sanremo