Definì Salvini un “razzista”. Ora suo marito si candida con la Lega. “I migranti? Vanno aiutati a casa loro, non voterò PD”
Il marito di Cécile Kyenge, Domenico Grispino, è a favore della Lega e di Matteo Salvini, che ha definito “una macchina da guerra”
Tra moglie e marito non mettere il dito, si dice, ma qui c’è di mezzo il Vicepremier Matteo Salvini e chissà come si sente ad essersi infilato in un matrimonio. Non si parla di tradimenti, di certo. La Isoardi può stare tranquilla, anche perché un unione tra Cécile Kyenge e Salvini si fa proprio fatica ad immaginarselo. Il marito dell’Eurodeputata si è messo di nuovo contro la moglie, scendendo in campo a favore del partito leghista, risaputo avversario della moglie.
Domenico Grispino, il marito di Cécile Kyenge, Eurodeputata del PD, ha spiegato, ai microfoni de La Zanzara su Radio 24, la sua candidatura nella Lega. “Concorrerò con il Carroccio alle elezioni comunali di Castelfranco Emilia”, ha detto. “Quelli della Lega sono persone per bene, Salvini non è disumano”. Non solo. Il consorte ha anche firmato la petizione a sostegno del Ministro, lanciata online e nei gazebo posizionati in più di 2000 piazze d’Italia, per sostenerlo nella causa intentata contro di lui per la questione dei migranti della Diciotti. “Sì, certo che ho firmato. Il processo finirà nel nulla, è evidente che Salvini ha una linea e così sta risvegliando l’Europa. Una macchina da guerra per avere consensi. Sta facendo bene”, ha continuato ai microfoni.
La scelta fa discutere visti i rapporti precedenti tra l’Eurodeputata e il Ministro dell’Interno, che in passato se la sono mandati a dire, da quando lei definì il partito di Salvini “razzista“. Del resto, dicono, sembra che la donna abbia l’ossessione del razzismo, visto che accusa ogni cosa che si muove di esserne un esempio. Grispino, forse esasperato, non sembra comunque avere minimamente paura delle reazioni della moglie. “Mia moglie? Io penso per me, ognuno pensa per sé, con mia moglie non parlo mai di queste cose. I migranti vanno aiutati a casa loro, bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Alle Europee non voterò Pd, il partito di mia moglie”, ha chiarito.
Chissà stasera la Kyenge come accoglierà a casa il marito. Forse, con un piatto di pasta. Lei, la classica moglie arrabbiata con il marito. Lui, il marito che fa di testa sua e la ignora. Già in passato i due sembrano non essere andati d’accordo e ci si chiede come abbia fatto questo matrimonio a decollare. L’anno scorso, il cortile dell’ex Ministro era stato riempito di escrementi e lei aveva parlato – non è una novità – di “attacco razzista”. In realtà, si trattava della vendetta di un vicino di casa esasperato dalle cacche del cane della Kyenge. Già allora il Grispino aveva detto: “Imbrattarmi di merda la casa era un gesto razzista? No, era meglio se mia moglie stava zitta”. Insomma, siamo tutti curiosi di sapere se stasera, l’uomo, potrà dormire sul letto o sarà costretto a dormire sul divano per punizione. Ma comunque, in ogni caso, non pare uno che riesce a farsi mettere i piedi in testa dalla Kyenge.
Fonte: La Zanzara
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