Matteo Salvini, ieri pomeriggio, si è presentato alla Camera indossando la divisa della polizia. Di contro, è arrivata la critica del PD.
Nuove polemiche sull’uso della divisa. Nuove polemiche su Matteo Salvini, direi. Quelle non mancano mai e in un modo o nell’altro il PD trova sempre il modo per farlo entrare negli argomenti del giorno. La nuova polemica è scoppiata ieri pomeriggio, dopo che il Vicepremier si è presentato alla Camera, a Montecitorio, vestito da poliziotto, come riportato dall’Adnkronos. In realtà, era entrato in aula in abito scuro e senza cravatta, per un intervento last minute sul tema dei migranti e dello sbarco della Sea Watch 3, avvenuto oggi.
Nell’uscire però, Salvini ha sfoggiato il giubbotto della Polizia di Stato e in previsione delle critiche, ha risposto: “Perchè dovrei separarmene? Mi tiene caldo e mi rappresenta”.
Già altre volte il Ministro dell’Interno aveva attirato voci contrarie – la maggior parte alzate da esponenti del Partito Democratico – dopo le sue precedenti apparizioni con indosso la divisa.
La deputata Enza Bruno Bossio, subito dopo il fatto, ha twittato le immagini del vicepremier in divisa: “Salvini in spregio a qualsiasi legge e decenza si presenta a Montecitorio con l’ennesima divisa. Gli unici a profanare il decoro istituzionale nella storia sono stati golpisti e dittatori”, ha scritto.
Anche Luigi Marattin, PD, ha ironizzato sulla faccenda: “Alla Camera non possono entrare poliziotti, per rispetto della volontà popolare. Le funzioni di polizia sono svolte da deputati chiamati ‘questori’. Oggi però, per la prima volta da decenni, una divisa alla Camera è entrata: la indossava il ministro degli Interni. Va tutto bene, si?”.
Ci sarebbe da chiedersi dov’è il marcio se si sceglie di indossare una divisa non con lo scopo, forzato, di volersi porre come un dittatore, come ha sostenuto la Bossio. Piuttosto, Salvini ha più volte detto che indossare le divise è per lui un segno di riconoscimento, e lo ribadì anche quando, parlando del grembiule, auspicandone un ritorno all’ordine, lo classificò un vero e proprio emblema e simbolo di uguaglianza.
Ma allora il PD tacque, e tacque anche quando a fare la stessa cosa ci pensò Matteo Renzi. Insomma, per Salvini non c’è verso di non essere attaccato da tutti i pori. Ma lui liquida tutti. Neanche si giustifica più. Va avanti a colpi di tweet – poche parole quanto bastano – e foto con didascalie. L’ultima, ieri, dopo gli attacchi, lo ritraeva in compagnia di alcuni poliziotti, in divisa. “Sempre dalla parte delle nostre Forze dell’Ordine”, scrive.
Fonti: Adnkronos, Twitter Matteo Salvini, Twitter Enza Bruno Bossio
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