Fabrizio Corona nel bosco della droga. Potrebbe tornare in carcere, stavolta per colpa di Giletti
Fabrizio Corona potrebbe tornare in carcere. Contro di lui piovono le accuse della Procura Generale di Milano. L’avvocato Nunzia Gatto ha presentato una revoca del suo affidamento terapeutico.
Fabrizio Corona, uscito dal carcere, pare ci rientrerà presto. Il pg – Procura Generale di Milano – si è scagliato contro di lui e l’avvocato Nunzia Gatto ha presentato un’altra richiesta alla Sorveglianza di revoca dell’affidamento terapeutico. L’affidamento terapeutico, per intenderci, è una speciale forma di affidamento rivolta a tossicodipendenti che intendono proseguire uno specifico programma riabilitativo.
“I soldi sono come la cocaina”, aveva detto Fabrizio in un’intervista a Verissimo la scorsa settimana. E saranno anche fatti suoi, del resto, se ha dipendenza dalla bianca, come ha detto più volte. Il problema è andarsene in giro, nel boschetto della droga, a Rogoredo, una zona di spaccio vicino Milano, come riportato da Il Corriere della Sera. Corona ha finto di acquistare stupefacenti, nonostante il programma di reinserimento sociale preveda il divieto di frequentare tossicodipendenti, per conto di Massimo Giletti. Il tutto, per un servizio andato in onda a “Non è l’Arena”.
Corona fu picchiato e malmenato – pare che abbia imparato dal suo collega Lele Mora che fa affari nei campi rom – e dopo poco condivise sui social le immagini di lui pieno di sangue. A Giletti forse saranno mancati i giornalisti, o forse ha risparmiato sul cachet. Anche se non credo che Corona sia stato pagato poco. Avrà pensato, il conduttore, che avere un personaggio così forte nel suo programma televisivo gli avrebbe portato un po’ di audience. Magari sì, il ragionamento non è sbagliato. Ma rischi di perdere credibilità, se mandi in giro un ex carcerato, pluricondannato, per conto tuo a fare servizi sullo spaccio di droga. Ne avrà anche esperienza, Corona. Ma non certo come reporter.
L’episodio risale allo scorso 10 dicembre, ma già a novembre si era discusso del fallimento del suo affidamento terapeutico in prova. Dal giorno in cui Corona si è tatuato sulla tempia “Viva la libertà” – per poi andarsene in giro in bicicletta a canticchiare la frase, e rotolarsi a terra – Corona ha fatto così tante illazioni che non si possono contare. L’abbiamo visto al Grande Fratello a chiedere scusa alla sua ex, Silvia Provvedi; l’abbiamo visto ospite in tv a litigare con tutti; l’abbiamo visto contro Ilary Blasi, la moglie bionda di Totti, ex capitano della Roma, confermare che il marito l’avrebbe tradita a pochi mesi dal matrimonio. La storia è vecchia e l’ex fotografo dei vip sostenne che Totti fosse andato a letto con Flavia Vento, showgirl che ora vive in castità. La Blasi era incinta e pare non essersi dimenticata delle accuse, tanto da rifirargliele in onda in prima serata in una puntata del Gf. Corona in quell’ospitata, vietata, gridò, alzò la voce, e violò anche il regolamento, tanto da presentarsi con la maglia con il suo marchio, “Adalet”, sponsorizzando la sua azienda.
Fu la stessa Nunzia Gatto , già allora, a richiedere che l’ex fotografo dei vip tornasse in carcere. Risse in tv, partecipazioni a programmi televisivi senza autorizzazioni, violazione dell’imposizione di comunicare con i media. Tutto questo non è reinserimento. Lo sappiamo. E’ solo immagine. Capacità di apparire. Girare a proprio vantaggio le proprie colpe. Più che reinserimento, Corona ha bisogno, dicono, di un minimo di educazione. Smettere di sentirsi un re. E cominciare a sentirsi un uomo come tanti.
Chiara Feleppa
Fonti: Il Corriere della Sera, Non è l’Arena, Verissimo