Per il Partito Democratico sono inziate le deportazioni del regime. A dirlo a chiare lettere non è l’operatore di una Ong o il collettivo di un Centro Sociale. E’ il Presidente del PD in persona, più noto come Matteo Orfini con un tweet ormai di rito, votato a gettare benizina sul fuoco e ad inasprire i conflitti sulla questione migranti.
Il copione è noto, non la fine. E il copione del PD – quelle che, nel caso ce ne fossimo dimenticati era un tempo il Partito dei lavoratori – prevede la costruzione di un “caso” foto ed immagini ad effetto, interviste e tutto il corredo per allestire uno scenario apocalittico.
Cosa è accaduto? Nel Cara di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma sono in atto i trasferimenti dei migranti che dovranno lasciare la struttura in attuazione delle norme contenute nel Decreto sicurezza.
La notizia ha suscitato molte polemiche. Il centro è attivo da oltre 10 anni. Nel marzo 2016 Papa Francesco lo scelse per la celebrazione della lavanda dei piedi del Giovedì Santo, inchinandosi per il rito davanti a 12 profughi. A Castelnuovo di Porto si è svolta una manifestazione di solidarietà nei confronti dei migranti, insieme ai sindacati. Era presenti anche i lavoratori della cooperativa che gestisce il centro preoccupati perché rischiano il posto di lavoro.
Sul trasferimento è intervenuto il Ministo dell’Interno, Matteo Salvini, come riportato da La Stampa:
«Abbiamo fatto oggi quello che farebbe qualunque buon padre di famiglia – ha spiegato – A Castelnuovo c’era il secondo più grande centro di migranti, era arrivato ad accogliere più di 1.000 persone. Lo stato pagava 1 milione di affitto all’anno più 5 milioni per la gestione.Quindi essendosi dimezzati gli immigrati ospiti di quel centro e liberati altri posti nel Lazio, è giusto chiudere quella struttura, risparmiare quelle risorse, liberando quella enorme struttura. Tutti gli ospiti che erano dentro con diritto saranno ospitati in altre strutture».
Il Ministro ha osservato:
«Si sono ridotti gli sbarchi fortunatamente, salvando vite. Con meno partenze ci sono meno morti. Capisco che tanti si innervosiscono perché la pacchia è finita, tanti hanno smesso di guadagnarci. Ora avviene da noi come in tanti Paesi anche africani. Questo vale anche per gli scafisti e le Ong che aiutano gli scafisti: i porti italiani non sono più a vostra disposizione. Nessuna donna che ha diritto di stare qua verrà toccata, i minorenni non saranno espulsi, i bambini non si toccano, sto lavorando perché i bambini non siano messi in pericolo di vita partendo su gommoni semi sgonfi. Questo governo e questo ministro non arricchiranno più scafisti e mafiosi».
Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali, si è messa davanti a un pullman di rifugiati impedendone l’uscita dal centro di accoglienza. Un gesto simbolico, davanti a fotografi e telecamere. «Bambini, donne, uomini, vogliamo solo sapere dove vanno e che condizioni troveranno. Restiamo umani per favore», ha scritto su Twitter la deputata di LeU, postando una foto che la ritrae mentre blocca il pulmann.
Fonti: Tv2000, Twitter Orfini, Twitter Rossella Muroni, La Stampa
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…