Stefania, attirata con una scusa in garage e uccisa a martellate da Chiara

Un delitto assurdo e atroce, con tutta probabilità premeditato. Ma non abbastanza per poter essere nascosto per più di qualche ora. Una donna, Chiara Alessandri, 44 anni, separata e madre di tre figli, ha detto di aver ucciso Stefania Crotti. La donna, che ha ucciso Chiara, sarebbe l’ex amante del marito della vittima.

Stefania era scomparsa nel nulla giovedì pomeriggio dopo il lavoro. L’auto era rimasta parcheggiata nel posto dove era stata lasciata la mattina, segno che probabilmente aveva incontrato qualcuno che consceva. Nessun rapimento. Dopo ventiquattro ore dalla scomparsa, venerdì, il corpo di Stefania è stato trovato nelle campagne di Erbusco nel Bresciano. Era irriconoscibile e si è giunti all’identificazione grazie agli anelli. Quello era il corpo di Stefania, senza dubbio.

Stefania Crotti è stata uccisa giovedì pomeriggio nel garage interrato di un complesso residenziale di Gorlago dove vive Chiara Alessandri, rivale in amore perchè ex amante del marito, Stefano Del Bello. Il box è stato posto sotto sequestro per le eventuali ulteriori analisi. Secondo quanto hanno riferito i Carabinieri di Bergamo, per uccidere la Stefania, la donna avrebbe usato un martello e forse anche una pinza. Entrambi gli strumenti sono stati ritrovati sotto il corpo della povera Stefania, di cui sucessivamente è stato fatto scempio. Il cadavere sarebbe stato dato alle fiamme in un boschetto fuori Erbusco, nel Bresciano, dietro l’azienda vinicola Cà del Bosco. E’ probabile che Chiara Alessandri volesse cancellare elementi di prova, anche dagli strumenti usati per la mattanza. La donna tuttavia continua a negare di aver bruciato il corpo, circostanza che farebbe pensare ad un complice, eventualità al momento poco probabile.

Chiara Alessandri ha confessato durante l’interrogatorio, avvenuto nella notte presso la Procura di Brescia, come riportato dall’Ansa. Il difensore della donna fermata ha spiegato che l’incontro tra le due donne «c’è stato» ma che la sua assistita «non aveva alcuna intenzione di uccidere. Non aveva premeditato nulla». Certo la brutalità del delitto è innegabile e sarà arduo convncere dell’accidentalità di quanto accaduto. La donna è stata portata nel carcere di Brescia.

A denunciare la scomparsa della donna era stato prorio il marito Stefano Del Bello. E’ stato lui che, dianazi ai resti di Stefania, ha riconosciuto l’elemento che ha permesso agli inquirenti di identificare la vittima: la fede nuziale che la donna aveva al dito e dove sono incisi il nome del marito e la data del matrimonio, come riportato da Adnkronos. L’uomo è stato ascoltato a lungo dai Carabinieri di Bergamo e Brescia, ma è risultato estraneo al delitto. Lui e Chiara Alessandri avrebbero avuto una relazione segreta. Probabilmente è stato lo stesso Del Bello a fornire indizi decisivi per risolvere il caso in poche ore. Ma forse la relazione extraconiugale del marito era già nota agli inquirenti: anche Chiara Alessandi è residente a Gorlago nella Bergamasca. Secondo una prima ricostruzione la donna avrebbe attirato Stefania in un garage con uno stratagemma, dove l’ha uccisa a martellate. Contro la Alessandri ci sarebbero dei pesanti indizi raccolti anche durante gli interrogatori.

Stefano, che aveva lanciato anche un appello su Facebook per far ritrovare la moglie, e Stefania hanno una bambina di 7 anni.

Del corpo di Stefania, invece, si era accorto un ciclista, che aveva avvertito i carabinieri di Chiari. Erbusco, dove è stato ritrovato il cadavere della povera donna, dista mezz’ora da Gorlago.

Fonti: Ansa, Adnkronos

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