Se Claudio Baglioni ha diritto ad un comizio invece di limitarsi a parlare di Sanremo sarà difficile dire che Lorella Cuccarini deve stare al suo posto e tacere. Perché ognuno si prende il proprio spazio, allora, e non sempre le dichiarazioni possono essere politicamente corrette. E se il cantante romano nel parlare di migranti ha avuto un tono, studiato, grigio ed ecumenico Lorella Cuccarini appare senza freni. Ne ha detta una per tutti. Sul governo, sulle quote rosa, sull’Unione Europa su Papa Francesco, descritto come un pontefice inadeguato. Un tempo sarebbe stato impensabile.
Ma non ha detto cose sbagliate, in fondo. “La differenza non è più tra destra e sinistra ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza”, ha detto la showgirl cinquantatreenne in un’intervista rilasciata al settimanale “Oggi”. La Cuccarini è scesa in campo pendendo decisamente a favore del governo e delle sue linee-guida, dicendo la sua anche sul tema, scottante, dell’ immigrazione: “Bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto! Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità. Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri”.
E rompe definitivamente il “politically correct” parlando del Papa: «Basta parlare dei migranti! Sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni. Ha detto ‘meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori’. Ma, per un cristiano, Cristo è fondamentale e il posto in cui lo incontri è la Chiesa; e anche se sei un cattolico tiepido incontrare Cristo in quella eucaristia è la cosa più preziosa. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli”.
Non solo, Lorella ha detto la sua anche sulla questione dell’euro, che proprio pochi giorni fa ha compiuto vent’anni. Lo ha fatto ricordando Paolo Savona, Ministro per gli Affari Europei, che sostiene con forza l’uscita dall’euro per evitare un impoverimento strutturale dell’Europa.
L’ha sostenuto, la Cuccarini,decisamente sovranista, che ha spiegato come il Parlamento europeo non conti nulla e la Commissione decida al di sopra dei popoli sovrani. “Ci hanno raccontato l’Europa come un’idea meravigliosa, ma quella che viviamo esiste solo attorno all’Euro, che ci ha impoveriti”, ha detto. E ancora: “Savona sogna un’Europa che agisca davvero come uno Stato unico. Per prima cosa dovrebbero permetterci di decidere davvero chi ci rappresenta lì… Se stare in Europa significa accettare regole che ammazzano l’economia, non vale la pena. Ci trattano da sorellastra”, appoggiando senza mezzi termini il Ministro. La Cuccarini critica anche le quote rosa: “Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa. Le donne, la credibilità devono guadagnarla sul campo… In politica servono una determinazione e una cattiveria che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti”.
Chiara Feleppa
Fonte: Oggi