“Aggiungi un posto a tavola, c’è un amico in più”. Poteva esserci un avvicinamento cruciale per il Governo, secondo alcuni osservatori.E invece no, nessun amico, nessun accordo, nessun possibile punto di incontro tra il Vicepremier Matteo Salvini e la schiera dei renziani.
La serata “Una nuova giustizia, l’impresa che serve all’Italia”, organizzata dalla giornalista Annalisa Chirico, presidente dall’associazione “Fino a prova contraria“, aveva tutto il sapore di una cena-evento. E poteva essere l’occasione giusta. Tema della cena è stato il rapporto tra efficienza del sistema giudiziario e crescita economica. Luci soffuse sotto la cupola del ristorante “La lanterna“, menù allettante con risotto allo zafferano di Navelli, pachino fondente e stracciata di bufala campana; trancio di branzino scottato in crema di porro e granella di pistacchio e semifreddo al torroncino. Qualche bottiglia di Vermentino e Sauvignon. Insieme, allo stesso tavolo, gli imprenditori Tronchetti Provera, Urbano Cairo, Briatore, Claudio Lotito, Luca Cordero di Montezemolo, Giovanni Malagò, Edward Luttawak. Insieme, solo nella stessa stanza, anche leghisti e renziani. Applausi, video-schede sulla giustizia che funziona male. Nient’altro, se non questo.
Nessun incontro compromettente tra il Vicepremier e l’onorevole Maria Elena Boschi. Rimangono delusi tutti quelli che speravano di farci dellla politica prossima al gossip. Perché non c’è aria di trame, non c’è aria di amicizie, né di alleanze, anche se la Boschi, per l’occasione, si è “tirata a lucido” e sembrava credere di avere ancora un ruolo e delle carte da giocare, sibilando battute sui 49 milioni di euro “fatti sparire dalla Lega”
Matteo Salvini resta fermo sui suoi punti. E’ lui stesso a definire i termini dell’incontro che c’è stato ieri sera e a mettere a tacere le falsi voci subito pronte a scagliarsi contro di lui, accusandolo di incoerenza. “Mai un dialogo con il PD, hanno fallito, sono bocciati”, ha detto il Ministro dell’Interno, come riportato da Il Corriere della Sera.
Matteo Salvini ha smentito in prima persona i rumors che parlavano di una cena mirata al raggiungimento di un accordo tra PD e Lega, accordo che, si sa, non è e non sarà mai nelle prospettive del VicePremier. “Chi ha parlato di alleanza? Chi l’ha inventata? Dove c’è Renzi non ci sono io. Se vado a una cena con gli imprenditori, dove ci sono i renziani, divento renziano? Se vado allo Stadio a vedere Milan-Inter e ci sono gli interisti, non divento interista”, spiega. E ancora, sottolinea Salvini, rispondendo anche alle accuse del pentastellato Alessandro Di Battista, che aveva parlato di una “roba da ancien régime”: “Ancien Régime? Il mio dovere è incontrare e ascoltare tutti, perché non dovrei andare a un evento con Nordio, Severino? Se mi invitano, da persona educata, io ci vado. Non per incontrare l’onorevole Boschi naturalmente”.
E continua, poco prima di sedersi al tavolo: “Io sono qua a incontrare e ascoltare avvocati, magistrati, imprenditori. Avere processi più veloci e tribunali più efficienti è un diritto di tutti gli italiani e quindi lavoriamo a una riforma della giustizia insieme a chi lavora nella giustizia, per la giustizia”.
A fargli scudo anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega: “Perché siamo qui? Noi siamo sempre stati garantisti”. E anche la Boschi lo conferma: “Crediamo nella giustizia efficiente. Come idee siamo agli antipodi”. La stessa organizzatrice dell’evento, la Chirico, aveva chiarito ieri i termini dell’incontro: “Stasera ci saranno 250 ospiti, avvocati, giornalisti imprenditori e manager. Questa serata segna il compimento di un percorso, stasera si costituisce un gruppo di studio, formato da insigni giuristi, che si confronterà e vaglierà proposte per dare al processo tempi certi e ragionevoli”.
A smentire possibili intese sulla giustizia sull’asse PD–Lega è stata poi anche la ministra leghista Giulia Bongiorno: “Ricostruzioni da Walt Disney. Per me non c’è alcun imbarazzo a partecipare”, aveva detto.
Comunque, niente da fare per chi sperava in un trame oscure. E niente da fare neanche per chi accusava il Vicepremier di incoerenza. Lo ha spiegato, lo ha detto. E non avrebbe potuto essere più chiaro di così. Salvini alleato col PD non lo vedremo mai. Per fortuna.
Chiara Feleppa
Fonte: Il Corriere della Sera