Matteo Salvini non può mettere la divisa, dice il Sindacato

Siamo tutti uguali ma ciò che fa Matteo Salvini non va mai bene, anche se le stesse cose le ha fatte prima un altro Matteo, Renzi oppure un altro Ministro dell’Interno Marco Minniti.
E’ di queste ore l’attacco da parte del sindacato Usb Vigili del fuoco al Vicepremier per aver indossato, in pubblico, la divisa dei pompieri, facendone un uso improprio, secondo loro. Il coordinatore nazionale dell’Unione Sindacale di Base, Costantino Saporito, ha scritto una lettera di denuncia allo stesso Ministro, al Prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento, e al responsabile dell’Ufficio Garanzia dei diritti sindacali. “Salvini indossa abusivamente le divise delle forze dell’ordine”, ha detto il sindacato, in riferimento a una delle ultime immagini del Ministro Salvini con indosso la giacca dei Vigili, come riportato dall’Adnkronos.

Addirittura, è stato citato l’articolo 498 del Codice Penale: «Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497-ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l’abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929». L’autore della denuncia si spinge oltre: «Perché tanta voglia di indossare divise se poi non le si onorano con atti tangibili. È sotto gli occhi di tutti che soprattutto noi vigili del fuoco, amati da tutti, usciamo dall’ultima Finanziaria senza l’ombra di un soldino in tasca e rimaniamo con l’ultimo contratto che non ha nulla di normativo».

Il Ministro dell’Interno, nel replicare, ha detto che stanno per arrivare nuovi posti di lavoro tra gli organi di sicurezza e ha ribadito la sua posizione: “Sono orgoglioso di aver ricevuto in dono in questi mesi giacche, magliette, cappellini e distintivi dei vigili del fuoco e di tutte le forze dell’ordine, doni che ripago con il mio lavoro quotidiano, con il rispetto e con provvedimenti concreti, come il piano di assunzioni straordinarie di 8.000 uomini e donne in divisa nei prossimi mesi”.

Il Sindacato è imparziale? Qualche dubbio viene se gli stessi Vigili, quando Minniti, Ministro dell’Interno del Governo Gentiloni, si recò in visita alle zone terremotate, con indosso la divisa, tacquero. Nessuna critica. Aprirono bocca solo per avanzare alcune richieste nei confronti del loro lavoro.
Ieri, invece, il caos salviniano.

E, a proposito di divise anni fa, nel 2015, l’ex premier Matteo Renzi durante la sua visita al contingente italiano in Libano, il 22 Dicembre, non passò inosservato, presentandosi in mimetica.

Le accuse furono pochissime e Renzi si giustificò dicendo che “la mimetica sostituiva il chiodo”, il solito giubbinetto in pelle. Nessun attacco in quel caso da parte delle Istituzioni. Il silenzio. Sprezzante fu in quel caso il giudizio di Matteo Salvini, che la giudicò un’immagine penosa. Ma non parlò di usurpazione né tirò fuori il codice penale. La valutazione di Salvini fu solo politica; scrisse, “Renzi non è degno di indossare la divisa. In due anni di governo niente di fatto per i Marò, più di 300.000 immigrati sbarcati e mantenuti in Italia, la Marina Militare costretta a fare da scafista, Polizia e Carabinieri disarmati nei confronti dei delinquenti. Togliti quella divisa, non sei degno di indossarla!”.

Si potrebbe dire ora: sono pari. Non proprio, anche da un punto di vista istituzionale e gerarchico. I Vigili del Fuoco sono un corpo civile della Repubblica e dipendono dal Ministero dell’Interno. Per questa ragione quando Marco Minniti, da Ministro, indossò il loro giubbotto nessuno si scandalizzò. Le Forze Armate, invece, dipendono dal Ministero della Difesa e Renzi non aveva alcun ruolo gerarchico che potesse giustificare la mimetica. Per questo l’idea di Renzi fu davvero un pessimo stile, e l’uso della mimetica risultò essere un’apparizione grottesca, priva di senso, sì. Ma non di cattivo gusto. E’ difficile imputare a Salvini la stessa giovanilistica leggerezza che caratterizzò la passerella di Renzi. Salvini sembra crederci davvero. Difficile metterlo in dubbio.

Ma, se sono piovute le critiche, è arrivato il sostegno da parte di Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, che ha commentato la denuncia fatta dai colleghi, come riportato da La Stampa. “Posso dire solo grazie al ministro Salvini che utilizzando la divisa delle forze dell’ordine nelle sue uscite dimostra di sentirsi vicino a noi. Non ho nulla da recriminare a Salvini perchè indossa la divisa, anzi lo ringrazio, ma vorrei che desse anche a noi le stesse risorse date alle altre forze di polizia”, rileva il sindacalista.

Critiche simili piovvero su Salvini quando indossò una maglietta della Polizia. Anche in quel caso, in Ministro fu difeso da alcuni appartenenti al corpo. A parlare fu il segretario generale del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, Gianni Tonelli che si disse «orgoglioso del fatto che un esponente del mondo politico abbia indossato una maglietta con i colori della Polizia di Stato». E proprio Tonelli, allora, fece notare che per l’uso improprio di Renzi «non fu sollevato nessun vespaio».
Anche un altro sindacato, Lisipo-Selp, intervenne a favore della scelta di Salvini. Il segretario Antonio de Lieto osservò in quell’occasione: “appare ovvio che la maglietta non è stata indossata per simulare un’appartenenza alla Polizia di Stato ma per rimarcare, in maniera chiara, forte e determinata, la vicinanza, la solidarietà, l’affetto ed il ringraziamento, alla Polizia di Stato». Affermazioni di buon senso che il sindacato Usb dei Vigili ha voluto ignorare.

Chiara Feleppa

Fonti: Adnkronos, La Stampa

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