Chi è Alessandra Cantini, l’ospite che è andata da Chiambretti a “Cr4- La repubblica delle donne” mostrandosi senza mutande.
Alessandra Cantini ha 28 anni, è livornese ed è laureata in scienze politiche con una specializzazione in relazioni internazionali. Parla 5 lingue, ha debuttato al cinema nel film premio Oscar di Virzì La Prima cosa bella. Secondo la sua biografia, Alessandra ha interpretato a 17 anni il ruolo di Elena Talini, colei che seduce in maniera molto spinta il protagonista da giovane. Non avendo alcun ruolo nei casting, neanche come comparsa, si presenta direttamente al regista durante la prima scena facendogli una ramanzina sull’inefficienza del suo staff che non l’aveva scelta. Non contenta di essere stata presa come comparsa, il giorno dopo si presenta con delle foto e in meno di 24h passa il provino che avrebbe tolto un ruolo già dato”; oltre a questo è stata candidata nelle liste di Forza Italia.
Ha raggiunto però la notorietà quest’anno dopo aver scritto un libro intitolato “Sacro maschio” promosso al grido di “sempre senza mutande”. In un post pubblicato dalla stessa autrice si legge: “Lo scopo dell’opera è quello di smontare i banali luoghi comuni sull’emancipazione tramite un percorso teologico, filosofico, etico-morale ed evoluzionista che prova come il femminismo attuale sia uscito dagli scopi iniziali e sia volto al genericidio”.
Certamente è un personaggio che divide: per Francesca Barra è un “fenomeno”, per Iva Zanicchi una “furbacchiona” mentre per Alda D’Eusanio è una “priva di cervello”. Sta di fatto che la Cantini non solo predica, ma agisce: si è infatti presentata a a #Cr4 La Repubblica delle Donne di Chiambretti senza le mutande. E lo ha fatto vedere proprio a tutti sollevandosi la gonna.
“Con dei libri in mano e una vagina una donna può ottenere ciò che vuole” dice Alessandra nel suo libro. La ragazza è anche autrice di un blog The Venusians, ispirato dal principio del neo-maschilismo, ovvero al fatto che la donna sia complementare dell’uomo: “Il nome del sito deriva dal pianeta della bellezza e della femminilità, e infatti, l’idea è quella di dare valore alla donna in quanto tale, come complementare all’uomo; la difesa dell’uomo è volta ad esaltarne la mascolinità ed il ruolo che gli spettano per Natura, e questo è un compito che spetta alle vere Donne, fiere di avere uomini potenti e ambiziosi in ambito lavorativo e familiare”,
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