In questi giorni Giorgia Meloni ha in mente solo il Global Gompact. Cos’é: il 19 settembre 2016, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione di New York per i Migranti e Rifugiati, come riportato dall’Ansa. In essa gli Stati Membri hanno stabilito la necessità di un approccio “globale”. La prospettiva del Global Compact è quella di rafforzare cooperazione a livello globale ed impegnandosi a:
“Proteggere la sicurezza, la dignità, i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti i migranti, indipendentemente dal loro statusi; integrare i migranti attraverso l’assistenza umanitaria e programmi di sviluppo, combattere xenofobia, razzismo e discriminazione nei confronti dei migranti, sviluppare principi globali e linee guida sul trattamento dei migranti in condizioni di vulnerabilità“.
Il proposito delle Nazioni Unite è anche quello di “Rafforzare la governance globale sulla migrazione con lo sviluppo del Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare.Stabilire principi, impegni e intese tra gli Stati Membri in materia di migrazione internazionale in tutte le sue dimensioni; offrire un importante contributo alla governance globale, per creare politiche condivise di cooperazione internazionale in materia di mobilità umana”.
Nel documento di parla di migrazione “disciplinata, sicura, regolare e responsabile” e si prevede una lunga serie di impegni da parte di tutti i Paesi per tutelare “diritti e bisogni” dei migranti.
Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha preso l’iniziativa sul tema e ha dato vita a una campagna dal titolo “Stop invasione”. Giorgia Meloni ha contestato Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi colpevole di aver preannunciato l’adesione dell’Italia al progetto. In scia, per il timore di lasciare spazio, la Lega ha preso posizione contro il Global Compact for Migration. Il primo ad esprimersi è stato il presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi.
Le perplessità di Fratelli d’Italia e Lega le medesime espressa dagli Stati Uniti di Donald Trump ai cosiddetti Paesi del Gruppo di Visegrád – Polonia, Repubblia Ceca, Slovacchia, Ungheria – a cui si sono aggiunti Austria, Bulgaria, Svizzera e Polonia.Uno dei principi più invisi alle forze politiche di destra, a partire dagli Usa di Donald Trump, è quello che chiede “il riconoscimento e l’incoraggiamento degli apporti positivi dei migranti e dei rifugiati allo sviluppo sociale”. L’adesione al patto, secondo chi critica l’accordo, di fatto annullerebbe la possibilità degli Stati di perseguire proprie politiche migratorie.
«Mi appello a tutto il parlamento italiano, al governo, a Matteo Salvini: non sottoscrivete il Global compact, una fregatura mondiale» ha detto Giorgia Meloni, lanciando sui social la campagna #noglobalcompact. «Il documento delle Nazioni Unite stabilisce che l’immigrazione, di qualunque tipo sia, è un diritto fondamentale dell’essere umano. Le teorie scritte nel Global compact sono la vittoria dei mondialisti, della speculazione e degli usurai che per interesse vogliono la distruzione degli Stati nazionali. Se il Global compact dovesse passare sarebbe una sconfitta per qualunque Nazione che voglia difendere i suoi confini e la sua identità ed è la ragione per la quale nazioni come gli Stati Uniti, l’Austria, l’Australia, l’Ungheria, la Polonia, hanno già detto che non aderiranno».
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Fonti: Facebook Giorgia Meloni, Facebook Fratelli d’Italia, Ansa