Due quindicenni di Bassano sono state trasportate d’urgenza in ospedale perché hanno bevuto mentre si trovavano in classe.
Hai voglia a dire che ai giovani bisogna dare fiducia; quando accadono degli episodi in cui ti fanno perdere la speranza, è difficile non solo per i genitori, ma anche per la scuola e la comunità, trovare delle motivazioni. Sia chiaro: i ragazzi non sono mai perduti ed è evidente che certi gesti sono segno di un disagio, ma bisogna collaborare tutti insieme affinché i giovani non vengano lasciati soli. Spesso invece si preferisce puntare il dito, rimbalzando le responsabilità e lasciando così chi è in difficoltà a navigare da solo.
La storia questa volta arriva da Bassano Del Grappa e a raccontarla è una mamma sul gruppo Facebook “Bassano senza censure“: “Arriva a casa tuo figlio da scuola e ti racconta che è arrivata l’ambulanza.Si perché due ragazze hanno deciso di bere in classe.Si sono sentite male.Avevano perso i sensi.Ora non venite a dirmi che è colpa anche qui dei genitori.Era mattina,le hanno portate a scuola.I professori spiegheranno ai genitori come hanno fatto a non accorgersi.Io mi chiedo..ma cosa passa per la testa a queste ragazzine di 15 anni??Credo di non essere una mamma bigotta..ma qui credo si stia veramente perdendo il lume della ragione…Li porti a scuola e li vai a recuperare in ospedale..”.
Cosa spinge due ragazze di 15 anni a stordirsi di alcol, per di più di mattina, in una scuola? Il post è stato molto commentato, come riportato da Il Gazzettino, e pare che queste due studentesse siano “in buona compagnia”: “Andate in centro o in Brenta a vedere cosa fanno le ragazzine di 15 anni..: sta cosa è la conseguenza del buonismo e permissivismo che c’è in questi anni … mio papà sarebbe venuto in ospedale per darmi 4 schiaffi”. Un’altra racconta dell’esperienza della figlia, commessa in un supermercato: “Mia figlia é commessa in un supermercato l’altra settimana sono entrate 2 minorenni per comperare Vodka ha chiesto i documenti..non li a evano così non hanno potuto comperare niente sono uscite poco dopo sono rientrate con un amico maggiorenne….ha chiamato il direttore ma a questo punto non ha potuto fare niente hanno pagato e se ne sono andati ridendo con la bottiglia di vodka”. O ancora: “Ma perché ogni volta che un ragazzo fa una cavolata deve essere per forza o colpa dei genitori o colpa degli insegnanti? Io tutte le cazzate che ho fatto le ho fatte con la mia testa, e non perché avevo cattivi genitori o cattivi insegnanti. comunque in una classe di 20-30 persone con i banchi che nascondono la visuale è facile non accorgersi di nulla. Basta girarsi un attimo per scrivere alla lavagna”.
Sta di fatto che la situazione può essere piuttosto avvilente. Dovremo tutti chiederci dove abbiamo sbagliato e che cosa possiamo fare per rimediare, mettendo al centro del nostro pensiero i ragazzi e non i nostri rancori.
Fonti: Facebook Bassano senza censure, Il Gazzettino
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