Papa Francesco corregge il Padre Nostro: “Le parole erano sbagliate”

Dopo 16 anni cambia il rito della messa, o meglio cambiano Gloria e Padre nostro: Papa Francesco approva la trasformazione.

Dopo tante riflessioni e tanti ripensamenti, la Conferenza episcopale italiana, ha approvato quasi all’unanimità il nuovo messale romano, ovvero il libro che riporta i formulari delle celebrazioni eucaristiche. Numerose modifiche sono state apportate al rito cattolico che noi conosciamo così da 16 anni. I maggiori cambiamenti riguardano il Gloria e il Padre Nostro. Ora la terza edizione del messale romano dovrà essere approvata dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti guidata dal cardinale africano Robert Sarah.

Papa Francesco approva la riforma del messale romano

Ci vorrà poi l’ok definitivo della Santa Sede e poi il tutto potrà essere mandato in stampa. Solo allora sarà diffusa la data di entrata in vigore. C’è chi spera si possa definire il nuovo testo per la prima domenica d’Avvento del prossimo anno, ovvero il 1° dicembre 2019. La Cei ha fatto alcune precisazioni, come riportato da Adnkronos: “Il testo della nuova edizione sarà ora sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre nostro (‘non abbandonarci alla tentazione’) e dell’inizio del Gloria (‘pace in terra agli uomini, amati dal Signore’)”.

Papa Bergoglio contro il Padre Nostro: “Non è tradotto bene!”

Sarà contento Papa Francesco di queste modifiche. Proprio lui aveva fatto notare che nella traduzione italiana del Padre nostro c’era qualche imprecisione, come riportato da Il Sole 24 Ore: “Non è una buona traduzione quella che parla di un Dio che induce in tentazione. Quello che ti induce in tentazione è Satana”. Il Papa aveva, invece, lodato la Conferenza episcopale francese per aver “modificato la preghiera in ‘non mi lasci cadere in tentazione’”. La parte più difficile verrà dopo, quando si dovranno convincere i fedeli ad abituarsi ad una nuova preghiera, che cambia quella precedente, conosciuta da tutti.

Alessandra Curcio

Fonti: Adnkronos, Il Sole 24 Ore

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