Soros, Mastercard e Unchr: si sono messi d’accordo per una carta di credito ai migranti?

Soros, Mastercard e Unchr: questi tre attori hanno fatto un accordo per dare una carta di credito ai migranti?

In questi giorni si è diffusa la notizia che l’Unhcr (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati) avrebbe concesso una presunta carta di credito Mastercard senza nome per far circolare i migranti clandestini che tentavano di entrare in Croazia. Quasi immediatamente alla vicenda è stato associato il nome del finanziere naturalizzato americano George Soros, una vecchia conoscenza italiana, visto che nel 1992 ha cercato di far fallire il Paese, che si è salvato dal baratro solo svalutando la lira. Chiariamo subito che la notizia è falsa, come riportato dall’Agi, anche se ha destato parecchio clamore soprattutto da parte di diverse testate di estrema destra e da parte di Giorgia Meloni. Quest’ultima infatti in un video pubblicato su Facebook ha chiesto conto “di una cosa che è stata scritta sui giornali nelle ultime settimane: cioè che la polizia croata alla frontiera con la Croazia avrebbe trovato dei richiedenti asilo in possesso di una carta di credito che ha il logo della Mastercard, il logo della Unhcr e, da una serie di approfondimenti, parrebbe finanziata dalla fondazione di George Soros, cioè il famoso finanziere internazionale che fa di tutto per favorire l’immigrazione incontrollata”.


Prima di lei è stato il Parlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza a domandare a Carlotta Sami, rappresentante italiana di Unhcr, che cosa l’organizzazione per i rifugiati ci facesse con i soldi di Soros. Tocca allora fare un passo indietro e capire innanzitutto chi sia questo personaggio.

Chi è George Soros

George Soros è un miliardario ungherese nato nel 1930 che vanta un patrimonio di 25 miliardi di dollari, Presidente del Soros Fund, dell’Open Society Foundations e fondatore e consigliere del Quantum Group, è fondamentalmente un speculatore: durante il “black wednesday” – il mercoledì nero del 16 settembre 1992 – ha compiuto maxi operazione che ha costretto di fatto la Banca d’Inghilterra a svalutare la sterlina, ricavandone un guadagno netto di circa un miliardo di dollari. La stessa cosa è accaduta anche in Italia quando con il suo fondo Quantum ha speculato sulla nostra moneta portando l’Italia ad un passo dal fallimento con una perdita di 48 miliardi di dollari che ci ha costretti anche fuori dal Sistema Monetario Europeo.
Forte finanziatore del partito democratico americano, ha anche contribuito al sostentamento di molte ong che si occupano di migranti e diritti umani. Nella lista delle sue donazioni ci sono Amnesty International Ireland, Agebra Project, Center for Constitutional Rights, Human Rights Watch, American Civil liberties Union e altre. Ora ad essere tirate in ballo ci sono anche Mastercard e Unhcr che avrebbero appunto collaborato con Soros per lo stanziamento di carte di credito prepagate da dare ai migranti pare attraverso una donazione di 500 milioni di dollari.

Soros, Mastercard e Unhcr: la notizia delle Mastercard è falsa

La notizia dell’emissione della carta Mastercard prepagata è già stata smentita dall’Unhcr e da chi ha verificato che la notizia fosse vera: si tratta quindi di una fake news arrivata in Italia dopo la diffusione in altri Paesi europei.
I presunti fatti sarebbero stati raccontati per primi dal sito sloveno Nova24, già noto diffusore di notizie false e conosciuto per i suoi contenuti xenofobi, complottisti, di estrema destra e antisemiti, tra cui la negazione dell’Olocausto. Un sito che potrebbe appartenere ad alcuni uomini d’affari legati al presidente ungherese nazionalista e xenofobo, Viktor Orbán.
A fine ottobre Nova24 ha scritto un articolo citando un reportage di inizio settembre apparso sulla testata croata kamenjar.com: si diceva che un esponente della polizia – senza altre specifiche – avrebbe riscontrato che “un gran numero di questi immigrati clandestini è ben vestita e attrezzata – scarpe nuove, telefoni cellulari moderni, armi bianche, e molti hanno carte di credito MasterCard. Senza nome, ci sono scritti sopra solo il numero e il marchio Unhcr”. Non si tratta quindi di una fonte ufficiale, ma di una testimonianza verbale in forma anonima. Fino a qui il nome di Soros non è ancora stato fatto, ma non tarda ad arrivare: ai primi di novembre sito americano di estrema destra infowars.com, altro noto diffusore di notizie false e complottismo, ha ripreso nella sua edizione europea la notizia di Nova24 aggiungendo che potrebbe essere stato Soros in collaborazione con Mastercard a finanziare le carte prepagate. Nei giorni successivi altri siti di estrema destra hanno ripreso la notizia anche in Europa fino ad approdare ad alcuni siti e testate italiane, come Libero, che hanno citato Nova24. In un articolo del 5 novembre sul quotidiano si legge: “Niente nominativi sulle carte, quindi, né la necessità di esibire alcun documento di identità per utilizzarle. Basta essere profughi desiderosi di vagare per i Paesi Europei. Il sospetto che sorge è che l’ Europa, aiutata dai paladini dell’ immigrazionismo in stile Soros, finanzi con il denaro dei contribuenti l’ invasione di migranti”. A questo punto sono intervenuti Fidanza e la Meloni con le richieste che già sappiamo.

Mastercard e Soros: perché la notizia è falsa

La notizia è falsa perché vengono “appiccicate” assieme tre notizie distinte. Vediamole nel dettaglio: nel 2011, l’Unhcr ha lanciato in Moldavia un programma che ha permesso ai beneficiari di avere dei sussidi offerti dall’Onu a cui si poteva accedere tramite bancomat. Questo stesso programma è stato potenziato nel 2016 e nel 2017 un’iniziativa simile è stata lanciata in Grecia.
La seconda notizia è la collaborazione nata nel 2016 tra Mastercard e il Ministero del lavoro della Serbia (senza che Unhcr abbia alcun ruolo), in cui gli aventi diritto allo status di rifugiato (siriani, iracheni e afghani) possono avere un bancomat per le spese correnti.
La terza notizia: nel 2017 Mastercard ha annunciato un piano per esplorare una possibile collaborazione – chiamata Humanity Ventures – con Soros per aiutare i migranti e i rifugiati. Questa iniziativa però non è ancora nata.
Prima dell’intervento di Fidanza e Meloni poi la faccenda era già stata smontata sia da alcuni siti americani, sia da alcuni francesi, tedeschi e anche italiani. Tutto era già chiarito quindi da giorni: i migranti hanno le Mastercard o carte di credito con logo Unhcr perché, grazie all’Onu, gli vengono dati 3 euro al giorno che sono accessibili tramite bancomat. Il Ministero del Lavoro serbo, inoltre, aveva fornito un’altra carta Mastercard separata a tutti coloro che beneficiano del programma di aiuto ai rifugiati. Soros non centra niente, visto che appunto al momento non risulta alcuna collaborazione attiva con Mastercard.
Anche Unhcr ha ribadito che queste carte sono valide sono nei confini nazionali, per cui un migrante che utilizza la carta di credito in Grecia e che poi cambia Paese non se ne fa nulla.

Fonti: Agi, Facebook Giorgia Meloni

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