Matteo Salvini è stato criticato per la sua partecipazione al programma televisivo “Alla Lavagna” su Rai 3.
Si sa che il vice premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini viene sempre fortemente criticato per qualsiasi atto compia, ma addirittura paragonarlo a Mussolini per aver partecipato ad una trasmissione con dei bambini forse è un po’ troppo.
Matteo Salvini è come Mussolini?
L’argomento del contendere è la trasmissione “Alla Lavagna” su Rai 3, in cui il personaggio famoso di turno risponde alle domande di una classe composta da bambini tra i 9 e i 12 anni. I quesiti sono stati diversi, da “tu sei razzista?” a “cos’è il sovranismo?” : probabilmente non sono le prime cose che passano nella testa di un bambino, ma che forse permettono di far conoscere un Salvini diverso rispetto alla figura istituzionale. E invece come al solito non va bene, perché deve esserci per forza un secondo fine, un proselitismo che ricorda secondo molti addirittura Mussolini e la tv dell’Istituto Luce.
Uno dei detrattori di Salvini è Michele Anzaldi, parlamentare del PD, che parla appunto di “propaganda” senza mezzi termini: “Il servizio pubblico ha mandato in onda il ministro dell’Interno e leader della Lega Salvini che “insegna” il sovranismo ai bambini. Una strumentalizzazione senza precedenti. Cosa sarebbe successo se Matteo Renzi, da premier, avesse inaugurato un nuovo programma Rai con i bambini che gli facevano domande sulla rottamazione, sugli 80 euro, sulla Fiorentina…?
Sarebbe successo il finimondo. Basti pensare a cosa accadde quando Renzi, premier da pochi giorni a marzo 2014, decise di esportare anche al Governo quanto aveva fatto per anni (e senza polemiche) da sindaco di Firenze: andare ogni settimana in una scuola diversa.
A Siracusa i bambini lo accolsero cantando una canzoncina che si concludeva con “non ti scordar di noi, dei nostri sogni, delle nostre speranze”. Spontaneismo e ingenuità dei ragazzi, uniti a qualche ansia di troppo dei dirigenti scolastici, furono usati da Beppe Grillo per una violenta polemica contro Renzi, accusato di essere nientemeno che come Mussolini con i figli della lupa.
Parliamo peraltro di una situazione alla quale assistevano solo i presenti, di certo non in diretta televisiva o peggio con un lavoro televisivo alle spalle di autori e società esterne”. Qualcuno per fortuna ha provato a dissentire e sui social più di qualcuno dice: “Quindi se nelle scuole ci va Renzi va bene, se ci va Salvini no? Non sono un leghista”. Ma il marcio si vede ovunque, anche quando non c’è.
Se Salvini non replica alle polemiche affermando solo di “essersi divertito”, anche qualcun altro vede dei secondi significati. Per chi non lo sapesse: durante la trasmissione è stata fatta ascoltare al vice premier la sigla di un programma tv. Si trattava di “Cicale” di Heather Parisi, solo che il ministro si è confuso e ha detto che a cantarla era la Cuccarini. Ecco, la Parisi ha scritto su twitter che Salvini si sarebbe confuso perché la Cuccarini sarebbe una sua sostenitrice: “Per @matteosalvinimi “Cicale” è di @LCuccarini (sigh!). Eccesso di zelo per contraccambiare gli apprezzamenti ricevuti? Forse, sicuramente eccesso di italianismo. H* #heatherparisi”.
Per @matteosalvinimi “Cicale” è di @LCuccarini (sigh!). Eccesso di zelo per contraccambiare gli apprezzamenti ricevuti? Forse, sicuramente eccesso di italianismo. H* #heatherparisi
— Heather Parisi (@heather_parisi) 13 novembre 2018
Fonti: Rai, Twitter Heather Parisi, Facebook Michele Anzaldi, Alla Lavagna