Angela Merkel, nuova sconfitta. E la Bundesbank chiede la Patrimoniale all’Italia

Angela Merkel in crisi: le elezioni in Assia fanno crollare il suo partito Cdu a favore dei Verdi e soprattutto dell’ultra destra.

Angela MerkelMatteo Salvini su Twitter esulta: “Anche in #Brasile e in Germania i cittadini votano per il cambiamento, e da giornali e tivù italiane parte il solito ritornello per cui “ha vinto l’ESTREMA DESTRA” pericolosa e razzista. Ma basta, non vi crede più nessuno!!! Viva la Libertà e la Democrazia”. Se infatti in Brasile ha vinto le elezioni presidenziali Jair Bolsonaro, esponente dell’estrema destra che ha ottenuto il 55,2 per cento dei voti al secondo turno, anche in Germania si è affermata una corrente estremista.

Angela Merkel in crisi: anche in Germania si afferma l’estrema destra

Dopo le elezioni in Assia infatti la Cdu della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del partner socialdemocratico (Spd) di coalizione a Berlino hanno avuto un pesante crollo, mentre esultano per il risultato i Verdi e l’estrema destra. I cristiano-democratici di Merkel continuano comunque a essere il primo partito con il 27,2% dei voti, anche se è preoccupante la perdita di 11 punti rispetto al 2013. Male anche i socialdemocratici, che ottengono il 19,6%, rispetto al 30,7% di 5 anni fa. Si tratta della sconfitta più sonora dal 1946; il candidato Thorsten Schaefer-Gumbel ha dichiarato, come riportato da RaiNews: “Non abbiamo raggiunto quello che volevamo. Si tratta di un’amara sconfitta ed è il peggior risultato dal 1946. Quello che questi risultati significano per l’Assia non è ancora prevedibile”.

Esulta invece l’estrema destra, che è riuscita a salire al 13% approfittando delle politiche di apertura della Merkel riguardo i flussi migratori e della contrarietà dell’opinione pubblica. Anche I Verdi dicono che si tratta di un “risultato storico” arrivando al 20% e raddoppiando i risultati del 2013. “L’Assia non è mai stata così verde come oggi. Siamo felici di questo storico miglior risultato dei verdi in Assia“, ha commentato il leader dei verdi tedeschi Annalena Baerbock.

Se in casa, la Merkel ha quindi i suoi bei grattacapi, fuori la Germania cerca di intervenire nei titoli di stato italiani, facendo una proposta choc. Karsten Wendorff, economista di punta della Bundesbank responsabile per il dipartimento delle finanze pubbliche nella banca centrale tedesca ha ipotizzato che siano gli stessi italiani a risanare il debito pubblico sottoscrivendo forzatamente dei titoli di Stato da cui verrebbe attinto il 20% del loro patrimonio netto, come riportato da Il Sole 24 Ore: “Così l’Italia, attingendo alla ricchezza degli italiani, può risolvere il problema dell’elevato debito pubblico ed abbassare lo spread senza aiuti esterni, senza ricorrere all’Esm (European stability mechanism) e «senza chiedere l’intervento dei contribuenti europei” dice Wendordff.

L’economista sottolinea che si tratta di un’idea personale e di una sorta di piano B al contrario, riferendosi al ministro Paolo Savona che secondo lui mirerebbe a scaricare sull’Europa il debito pubblico italiano. In questo caso sarebbero gli Italiani a contribuire a migliorare il debito pubblico, sempre più in crescita dal governo Monti in poi. Il tedesco considera infatti il problema del debito solo relativo all’Italia e quindi non ci sarebbe la necessità di fare ricorso all’Esm, il fondo-salva Stati europeo.

Non si tratterebbe di una patrimoniale – ossia di un’imposta sui beni – visto che c’è comunque un rendimento, ma appunto di un investimento forzoso. Wendorff ha già calcolato che con questa misura circa la metà del debito pubblico italiano sarebbe coperto da questo fondo.

Fonti: Twitter Matteo Salvini, Rai News, Il Sole 24 Ore

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