Il linfoma non ha lasciato scampo a Sara Anzanello, pallavolista veneta, che fino all’ultimo giorno della sua vita non ha mai smesso di combattere la malattia.
Parole di speranza che ora suonano come pugni nello stomaco. Sara Anzanello, campionessa di pallavolo, ha affrontato tante sfide nella sua vita, e non si è tirata indietro nemmeno davanti a quella più difficile, quella contro una malattia feroce che non le ha lasciato scampo. Dalla sfida più dura, Sara è uscita sconfitta, ma non prima di aver lanciato sui suoi social messaggi che invitano a godersi totalmente la vita e il presente.
Il cuore si stringe nel rileggere le parole della sportiva azzurra sui suoi profili social. Due giorni fa, dopo una lunga agonia, Sara Anzanello è morta in ospedale. Con la maglia dell’Italia del volley sulle spalle aveva vinto titoli mondiali ed europei. Poi nel 2013, in Azerbaigian, aveva contratto una gravissima forma di epatite che l’aveva costretta a subire un trapianto di fegato, come riportato da La Gazzetta.
Sara Anzanello, il tifo per la sua Italia fino alla fine
Sara Anzanello ha combattuto con tutte le sue forze contro il linfoma che l’ha colpita. Da sportiva e amante della natura, per la campionessa di volley è stato difficile doversi abituare ad una vita completamente diversa da quella precedente. Dopo il trapianto, la pallavolista aveva anche ricominciato a giocare e a sciare, le sue due più grandi passioni. Ma la malattia l’ha costretta prima a rallentare e poi a fermarsi completamente. Dal suo letto d’ospedale Sara non ha mai smesso di lottare e di seguire con amore le sue compagne della Nazionale italiana, impegnate nei Mondiali 2018. Ha sofferto con loro, ha gioito con loro della medaglia d’argento vinta, una forza in più in campo che ha trascinato le azzurre fino alla fine. Ora Sara non c’è più, ma le sue parole restano, come messaggio di speranza e di attaccamento alla vita per chi guarda ogni giorno negli occhi un male più grande.
Alessandra Curcio
Fonti: La Gazzetta dello Sport, Instagram Sara Anzanello