La famiglia di Denise Pipitone continua la sua ricerca. Oggi la ragazza scomparsa ha compiuto 18 anni e un nuovo indizio ha riaperto le indagini.
“Denise, ovunque tu sia, mamma e papà, ti augurano nel tuo 18esimo compleanno, che da adesso in poi, tu possa intraprendere un nuovo cammino pieno di gioie e soddisfazioni che ti accompagni nell’essere una donna amorevole e coraggiosa.
Che possa tu stessa, un giorno ritrovare la strada di casa, dove ci saranno ad attenderti le persone che più ti amano al mondo. Mamma e papà.” Così immaginano ora Denise le persone che gli vogliono bene, come una donna e non più come quella bambina sequestrata 14 anni fa.
Il 1° settembre del 2004 Denise Pipitone stava giocando davanti casa della nonna materna insieme a un cuginetto, prima di sparire nel nulla. Subito si è pensato ad un rapimento. Ma chi avrebbe potuto farlo? Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, e la madre Anna Corona finirono nel mirino degli investigatori. Per gli inquirenti Jessica non avrebbe mai accettato la nascita della piccola dalla relazione extraconiugale del padre. La Cassazione il 24 aprile del 2017 ha assolto in via definitiva la sorellastra di Denise, per mancanza di prove. Poche settimane fa un ultimo tassello nelle indagini: stando quanto rivelato dall’inviata di Pomeriggio 5, il Ris di Messina avrebbe ritrovato alcune minuscole impronte di polpastrelli dalle quali sarebbe possibile estrarre il Dna e capire gli ultimi movimenti della piccola Denise. Per mamma Piera, che non ha mai perso la speranza, arriva un’altro motivo per continuare a lottare.
Alessandra Curcio
Fonti: Pomeriggio 5, Facebook Piera Maggio
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