Il premier Giuseppe Conte è in visita a Mosca per consolidare l’intesa tra Italia e Russia. Il presidente russo Vladimir Putin conosce le questioni che stanno a cuore al primo ministro italiano e cerca di dare una mano. I tassi di interesse molto alti gravano infatti sui titoli di Stato italiani e da questo punto di vista, Putin non ha escluso la possibilità di comprarli attraverso il fondo sovrano russo.
Alla domanda posta in conferenza stampa in conclusione agli incontri con Conte, il presidente russo ha detto che Mosca non “ha alcuna limitazione” in questo senso. Di questo però non se n’è parlato durante la giornata visto che “L’economia italiana ha basi solide”. E Conte ha aggiunto, come riportato da Il Corriere della Sera: “Non sono venuto qui per chiedere di comprare titoli sovrani. Ma se il fondo volesse comprarli farebbe un affare. Visto che la nostra economia è solida”.
Iniziata con la visita ai Giardini di Alessandro davanti alle mura del Cremlino, la giornata russa del premier italiano è proseguita alla Moscova all’Expocenter, dove il presidente ha ascoltato le preoccupazioni di alcuni settori russi in difficoltà, i lavoratori del legno e quelli delle calzature: “Sono qui per dimostrare la costante disponibilità dell’Italia al dialogo”, ha detto Conte; il tema della collaborazione Italia-Russia è stato affrontato con i giornalisti in relazione ai temi caldi che riguardano le due nazioni, dalla Libia all’Ucraina.
Al termine dell’incontro è stato firmato un pacchetto di 14 accordi capitanati da Enel e Anas. Il primo – per un valore di 1 miliardo di euro – riguarda un ampliamento della partnership con le Ferrovie Russe e un’estensione del contratto di fornitura energetica che lega già le due società dal 2008. Il secondo, invece lega Anas del gruppo Fs italiane e il Fondo russo per l’investimento in infrastrutture stradali in Russia. Gli altri accordi riguardano diversi argomenti: dai rifiuti, all’ambiente, alle componenti auto, alle soluzioni per il gas. Luigi Scordamaglia, presente alla riunione come presidente di Federalimentare ma anche ad di Inalca (azienda che si occupa del commercio delle carni) ha parlato di “Un’atmosfera collaborativa, con un Presidente Putin che ha risposto a ciascuna delle richieste e interventi fatti dai rappresentanti delle aziende italiane presenti con grande conoscenza e dettaglio. Davanti ai piani di investimenti nel settore dell’allevamento in cui come gruppo Inalca/Cremonini siamo impegnati in Russia, il presidente ha sottolineato l’importanza di tale attività per gli allevatori russi e le enormi opportunità che insieme possiamo avere esportando la carne sul mercato cinese”.
Un altro punto chiave è la conferenza sulla Libia che si svolgerà a Palermo il prossimo novembre. Putin ha infatti dichiarato che manderà “un esponente di alto livello“, probabilmente il primo ministro Dimitri Medvedev, che avrà il compito di convincere il generale Haftar di uscire dall’appoggio francese e partecipare ai negoziati con il governo di Tripoli sostenuto dall’Italia.
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Fonte: Il Corriere della Sera