Ilaria Cucchi è diventata, forse suo malgrado, famosa tanto quanto suo fratello Stefano, morto ad ottobre 2009 durante la custodia cautelare. Tutta la famiglia si è battuta affinché la verità venisse fuori e fare luce sul coinvolgimento dei Carabinieri nella scomparsa del ragazzo, finito in carcere per droga.
Dato il grande clamore mediatico, in molti in questi anni hanno chiesto alla sorella di Cucchi un impegno attivo nella politica, chiedendo addirittura di candidarsi a sindaco di Roma. Era il 2016 quando Ilaria diceva così durante un’intervista a L’Espresso: “Ultimamente diverse persone mi hanno chiesto di impegnarmi fattivamente, fino addirittura a chiedermi di candidarmi a sindaco di Roma. La cosa mi ha fatto sorridere ma poi ci ho riflettuto e mi sono chiesta: a prescindere dalle competenze politiche, che cosa potrebbe convincermi ad accettare questa sfida?”. L’obiettivo era quello di “avere una squadra di persone vicino a me che mi potessero aiutare a realizzare l’unico, vero, reale cambiamento di cui ha bisogno Roma. La vera missione impossibile da realizzare è proprio partire dal rispetto della legge e dal principio di uguaglianza”.
All’epoca l’unico che aveva preso in considerazione seriamente l’idea era stato il candidato sindaco Sinistra Italiana-Sel Stefano Fassina che aveva twittato: “Cara @ilaria_cucchi la tua battaglia è sin dall’inizio anche la nostra. Incontriamoci. La sfida per ricostruire Roma ha bisogno anche di te”.
La voce è tornata a circolare con insistenza negli ultimi giorni, anche grazie all’esposizione mediatica di Ilaria. Nel 2013 era già stata candidata e capolista per la Regione Lazio con Rivoluzione Civile, lista del magistrato Antonio Ingroia. Non andò bene ma ad Ilaria cucchi non manca certo la tenacia. E’ certo al momento che Virginia Raggi, l’attuale sindaca di Roma, ha deciso di non ricandidarsi lasciando uno spazio aperto. Non è sembrato impossibile l’ipotesi di vedere Ilaria Cucchi, ancora una volta, tra i prossimi candidati. Ma lei smentisce ai microfoni di Radio Capital, in ritardo rispetto alle prime voci di un suo impegno nella politica capitolina: “In questi giorni si stanno tirando fuori notizie vecchie facendole passare per attuali, ma vorrei rassicurare tutti sul fatto che non ho alcuna intenzione di candidarmi a sindaco. Che cosa farò del mio futuro non lo so”, aggiungendo poi “intanto porto avanti questa battaglia. E sicuramente grazie anche all’associazione che porta il nome di mio fratello porterò avanti quella che ormai è diventata una vera e propria battaglia civile”.
Fonti: Radio Capital, Adnkronos, L’Espresso
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