Probabilmente il PD dovrebbe scegliere un po’ meglio chi mandare in tv; per lo meno prepararli un minimo con un’infarinatura di storia contemporanea. Non se ne abbia a male nessuno, ma certe figuracce non si possono fare, soprattutto quando il partito è ai minimi storici e gli elettori hanno bisogno di qualcuno che abbia un’idea del Paese in cui viviamo, del suo presente e anche del suo passato.
Viene infatti il dubbio che la parola più abusata in questi tempi – il termine “fascista” – sia usata senza saperne bene il significato. Così come paragonare Matteo Salvini a Benito Mussolini, visto che quando il vicepremier utilizza una frase che fu del Duce, non solo non la si riconosce ma si dice pure che è “bellissima”.
A fare questa gaffe è stata Alessandra Moretti, già parlamentare del Partito Democratico, e ora consigliera regionale in Veneto. Durante la trasmissione Di Martedì condotta da Giovanni Floris, il giornalista ha chiesto un’opinione sull’espressione “Chi si ferma è perduto”, che in realtà era stata scritta da Dante e poi ripresa da Mussolini in un comizio a Genova nel 1938 e poi ancora in un film del 1960 per la regia di Sergio Corbucci con Totò).
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Fonti: Facebook Alessandra Moretti, Di Martedì