Alla fine è arrivata. Bruxelles ha inviato a Roma la lettera, già preannunciata nei giorni scorsi, di chiarimenti contro la manovra del Governo. Si tratta di un altro passo verso la bocciatura, tra l’altro già largamente anticipata nelle settimane precedenti date le dichiarazioni tra Bruxelles e Roma.
Tutto questo ovviamente non ha lasciato indifferenti i mercati visto che lo spread è arrivato a 327 punti, il più alto degli ultimi 5 anni e anche la Borsa di Milano ha chiuso in calo.
Secondo Moscovici e Dombrovskis, i commissari europei firmatari, il bilancio è una deviazione “senza precedenti nella storia del Patto di stabilità”, come riportato dall’Ansa, visto che gli obiettivi erano un rapporto deficit/Pil del 1,5% che invece è diventato del 2,4%. Si invita pertanto il Governo a dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre.
A questo si aggiungono le parole del Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, secondo il quale i governi non sarebbero più disposti a dare delle linee di credito a Roma, come riportato da Il Corriere della Sera: “So che nel passato la Commissione è stata accusata di essere stata generosa col bilancio italiano. I Paesi al telefono si sono raccomandati di non aggiungere flessibilità alla flessibilità. Negli ultimi tre anni l’Italia ha speso 30 miliardi di euro. Siamo stati molto generosi, gentili e positivi con l’Italia. Perché l’Italia è l’Italia”. Per Macron – che sta facendo un braccio di ferro con Salvini per la questione migranti – addirittura “l’ascesa dei populisti in Italia è l’emblema della crisi”. Anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz è contro la manovra: “Nessuna comprensione per le politiche dell’Italia, i criteri di Maastricht valgono per tutti”.
Il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici si è poi incontrato con il ministro Giovanni Tria: forse in questa occasione gli ha consegnato la lettera in cui si chiede conto della pesante deviazione che i conti subiranno con uno sforamento del Pil al 2,4%, che secondo la UE viola gli impegni presi anche da parte del Premier Conte che a giugno aveva detto che sarebbe venuto incontro alle misure europee.
Il 31 ottobre è fissato il termine per ribattere alle osservazioni di Moscovici, come riportato da Il Sole 24 Ore; entro tale data Bruxelles deciderà se respingere o meno la manovra dell’Italia, anche se il nostro Paese si trova in buona compagnia. Anche Spagna, Belgio, probabilmente Portogallo e Slovenia riceveranno probabilmente lettere di chiarimento. Il caso italiano è però molto diverso trattandosi di una manovra molto ardita che per la prima volta non segue le regole europee.
Fonti: Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera, Ansa