Tito Boeri, Inps, “No alla quota 100”. Salvini: “Dimettiti”

Tito Boeri, il Presidente dell’Inps, non è la prima volta che mette in discussione l’operato del Governo. Come l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero – che ha definito Matteo Salvini e Luigi Di Maio due vigliacchi per aver voluto il superamento della sua legge – anche Boeri non è assolutamente d’accordo con la riforma delle pensioni e con la cosiddetta “quota 100”.

Secondo il numero 1 dell’Istituto di Previdenza Sociale, infatti, ad essere penalizzati saranno soprattutto i giovani e le donne, come riportato da Il Corriere della Sera: “L’introduzione di quota 100 premia quasi in 9 casi su 10 gli uomini, quasi in un caso su tre persone che hanno un trattamento pensionistico superiore a quello medio degli italiani e un reddito potenzialmente ancora più alto, se integrato da altre fonti di reddito. Si tratta nel 40% dei casi di dipendenti pubblici che, in un caso su 5, hanno trattamenti superiori ai 35.000 euro all’anno in più di un caso su 10, superiore ai 40.000 euro”. E poi prosegue: “Pesanti sacrifici imposti anche ai giovani su cui pesa in prospettiva anche il forte aumento del debito pensionistico”.

Per Boeri introdurre la “quota 100” per le pensioni anticipate rischia di minare il sistema: “E’ un’operazione che fa aumentare la spesa pensionistica mentre riduce in modo consistente i contributi previdenziali anche nel caso ci fosse davvero, come auspicato dal governo, una sostituzione uno a uno tra chi esce e chi entra nel mercato del lavoro”. E anche il credito recuperato dal taglio delle pensioni d’oro – fortemente voluto da Di Maio – non sarebbe così alto come si crede: “L’intervento sulle pensioni d’oro potrebbe portare ad una riduzione di spesa inferiore ai 150 milioni l’anno. Un traguardo raggiungibile però solo se le soglie oltre le quali operare la correzione attuariale fossero riferite al reddito pensionistico complessivo e se nell’operazione venisse incluso il cumulo delle diverse pensioni”.

La replica di Salvini non si è fatta attendere, invitando Boeri a lasciare il suo posto, come riportato da AgenPress: “Da italiano invito il dottor Boeri, che anche oggi difende la sua amata legge Fornero, a dimettersi dalla presidenza dell’Inps e a presentarsi alle prossime elezioni chiedendo il voto per mandare la gente in pensione a 80 anni. Più alcuni professoroni mi chiedono di non toccare la legge Fornero, più mi convinco che il diritto alla pensione per centinaia di migliaia di italiani che significa diritto al lavoro per centinaia di migliaia di giovani sia uno dei meriti più grandi di questo governo”.

Fonti: Il Corriere della Sera, AgenPress

Gestione cookie