“Salvini ha sempre fatto solo il politico, non ha mai lavorato. Ma è un genio”

Matteo Salvini è “un genio” che ha capito che il centro del potere non è più Roma ma Bruxelles. Lo ha capito prima e meglio di tutto e ha adeguato linguaggio e aspirazioni politiche verso un nuovo obiettivo, conquistando così non solo l’elettorato “padano” ma l’Italia. E’ un il giudizio di qualcuno che pensa che il Ministro sia “il peggio” o quasi, ma che non può fare a meno di riconoscergli doti “politiche” no comuni. Ad esprimere un giudizio così netto è David Parenzo – giornalista e co-conduttore de “La Zanzara” di Radio 24 –

Dopo Giampiero Mughini, che ha detto che Luigi Di Maio non ha mai lavorato un giorno in vita sua nonostante sia Ministro del Lavoro, ora un giudizio analogo tocca a Matteo Salvini subirlo.


E proprio grazie a David Parenzo che nella trasmissione “Coffee Break” di La7 ha espresso cosa pensa dell’attuale vicepremier: “Salvini è un politico di professione e nella sua vita ha sempre fatto soltanto quello; non ha mai lavorato, anche se io considero chi fa politica seriamente un lavoro, però è finita l’epoca dell’uomo del fare, rispetto a Berlusconi, rappresentante dell’impresa che si presentava al proprio elettorato dicendo “Guardate dietro di me che cos’ho”. Mentre dietro agli altri c’è il Comunismo, dietro di me c’è un’impresa con posti di lavoro”.

Salvini quindi non sarebbe l’uomo del fare in senso stretto, secondo Parenzo, ribadendo che non ha mai svolto alcun lavoro: “Salvini non ha mai lavorato in vita sua, ha fatto Pontida, ha fatto delle grandi cose politiche ma non è mai andato in un posto a timbrare il cartellino o ha costruito un’impresa”

Però alcuni meriti sembra che ci li abbia: “Che cosa è successo però? Ha ereditato l’elettorato del nord di Berlusconi su due punti fondamentali: ecco perché dico che c’è tutto di nuovo ma in una tradizione. Ha dato voce e parole ai soliti spaesati, che sono per esempio le partite IVA. La flat tax alle partite IVA fino a 100mila euro va proprio in quella direzione. Si giocherà tutto con questa finanziaria dove vedremo se saprà dare risposte al suo elettorato. E poi tutti quei piccoli imprenditori spaesati che hanno subito la globalizzazione e che vedono in Bruxelles una rottura di palle, diciamolo chiaramente”. Un leader che non ha mai lavorato, insomma, un fannullone buono per i poveracci ed i poveri divoli. Questa, in sostanza, l’idea di Parenzo

Matteo Salvini certo non si cruccerà: è reduce assieme a Di Maio dell’approvazione del Def, in cui il rapporto deficit/PIL è stato alzato a 2,4%. Una nuova vittoria per l’esecutivo che si è dato come obbiettivo quello di abbattere la povertà. Visto che la politica si misura con i fatti, saranno quelli a parlare.

Fonte: Coffee Break

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