Maria Elena Boschi ha deciso di cambiare lavoro dopo il crollo repentino del PD. Inizialmente si pensava che fosse tornata a fare l’avvocato, ma invece pare che l’ex Ministro delle Riforme preferisca solleticare la propria vanità e darsi – almeno per una volta – ai servizi fotografici.
Di quale gioco per il momento non è dato sapere, anche se alcune indiscrezioni parlano di alcune immagini in camera da letto. Maria Elena Boschi come Belen quindi? Lei probabilmente aspira a non essere considerata solo una donna intelligente, ma anche bella. E bella lo è, ci mancherebbe. Fa solo specie che a farsi fotografare su una rivista in una veste alternativa sia un ex Ministro della
Penserà in questo modo di risollevare le sorti del Partito Democratico? Sarà servito a questo il soggiorno a giugno nel resort di lusso nello stesso periodo in cui ci alloggiava Silvio Berlusconi? Si sarà sottoposta anche lei al programma detox in modo da arrivare in forma per il suo appuntamento nelle edicole?
Certamente se il PD è ai minimi storici non è certo colpa. La Boschi sa con esattezza di chi è la colpa: degli altri. E per altri s’intendono ovviamente Lega e 5 Stelle che – durante la campagna elettorale prima del voto del 4 marzo – hanno condotto una campagna d’odio anche con attacchi personali ai dirigenti del PD. La colpa del partito sarebbe stata quella di non agire anche sui social per provare a catturare l’elettorato: “Io credo – ha spiegato durante la Festa dell’Unità del PD di Ravenna, come riportato da Fanpage – che opporre a quel tipo di campagna elettorale di Di Maio e Salvini, molto aggressiva nei toni, molto violenta verbalmente, ma anche con questa capacità sui social di creare un movimento di opinione basato sulle bugie, con una campagna elettorale nostra, invece, molto più mite, moderata, che non ha risposto colpo su colpo nel merito delle cose che venivano dette contro di noi, non ci ha premiato, è stato un errore”.
Sicuramente però il PD non è come “loro”: “Noi non vogliamo diventare come loro – dice la Boschi – non vogliamo offendere gli avversari politici, non vogliamo diffondere bugie sui social network perché non è nella nostra cultura. Però dire la verità e quindi sbugiardare le notizie false che arrivano da Lega e M5S e difendere un po’ di più anche la nostra gente, questo dobbiamo imparare a farlo”. Secondo l’ex Ministro il motivo per cui avrebbero perso le elezioni è uno solo: “Noi a volte ci raccontiamo la storia che abbiamo perso perché non siamo stati abbastanza nelle periferie. Io credo che abbiamo perso perché non siamo stati abbastanza sui social in modo preparato e capace di affrontare le bugie degli altri. E lo abbiamo pagato tutti questo prezzo, sulla nostra pelle” .
Fonti: Dire, Fanpage
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