“Se proprio vogliamo fare i censimenti, io partirei da quello dei razzisti e dei fascisti. Per evitarli meglio”. E’ un amorevole tweet che Matteo Orfini, presidente del PD, aveva scritto lo scorso giugno in risposta a Matteo Salvini sui censimenti nei campi nomadi, Una battuta da Centro Sociale, più che da Presidente del PD, che non ha contribuito di molto all’ascesa di Orfini tra i Dem. Se si votasse ora per la Segreteria del Partito, Orfini avrebbe difficoltà a raggiungere l’1,5% dei consensi nel popolo di Sinistra secondo un sondaggio condotto dalla Izi, società specializzata in indagini di mercato. Una battuta da “fascismo di Sinistra” di cui lo stesso Orfini non deve essere stato entusiasta, con il senno di poi, tanto che i debunker in servizio permanente effettivo si sono premurati di classificarla come falso, secondo la strategia, ormai risaputa, di coprire con il velo delle fakenews molti errori di comunicazione della Sinistra, sia di casa PD che LeU.
La battuta è vera. E chi dice che è falsa è un falsario, ipocrita, con uno scopo. Il solito scopo. Comunque sia la frase minacciosa di Orfini non sembra aver cambiato si una virgola le politica del Ministro degli Interni in tema di rom. Una politica che sicuramente non va molto a genio al PD, ma chi non la pensa allo stesso modo sono gli abitanti di Muratella della Magliana, dove da tempo c’era un campo rom abusivo. Diciamo c’era perché le ruspe sono andate a buttare giù le baracche dopo che nei giorni scorsi era avvenuto uno sgombero soft.
Le forze dell’ordine venivano prese a sassate quando facevano dei controlli e per questo la sindaca Virginia Raggi aveva promesso una soluzione. All’interno del campo c’erano cumuli di rifiuti pericolosi, baracche e roulotte abbandonate, tutte portate via dato che l’area è considerata ad alto rischio illegalità – solo qualche tempo fa infatti un furto di rame da parte dei rom su una linea elettrica vicino la stazione ferroviaria, mandò in tilt l’aeroporto di Fiumicino – ed inquinamento assieme all’altro campo di via via Candoni, distante solo qualche chilometro dalla Muratella.
Inoltre si potevano trovare anche cavi di plastica spellati e bruciati, parti di cassonetti in eternit e parti di carcasse di automobili e motorini, probabilmente tutti rifiuti che trovavano nelle discariche e accatastavano. ” Forse – ha detto un abitante della zona – qui alla Muratella torniamo a respirare e a non aver paura ad uscire la sera, peccato che tra poco il campo nomadi verrà di nuovo colonizzato dagli stessi che sono stati sgomberati”.
Anche il campo di via Candoni verrà bonificato nei prossimi giorni: già da tempo infatti le forze dell’ordine stanno provvedendo al censimento di chi ci abita.
Fonte: Facebook Partito Democratico
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