Ognuno di noi ha una doppia faccia: come diceva Goffman c’è quella privata – che con i social è diventata sempre più pubblica – e quella pubblica , che sempre grazie/a causa dei social è comunque sempre più privata. Ne sa qualcosa Patrizia Prestipino, deputata romana del PD, che in questi giorni è di nuovo nella bufera dopo quello che è successo lo scorso agosto, proprio nei giorni del crollo del Ponte Morandi.
Per chi non lo sapesse, l’oggetto del contendere era quello di una presunta foto hot che la deputata aveva postato a Ferragosto, quando a Genova si stava scavando per trovare le persone inghiottite da quell’ammasso di macerie. “Abbiamo criticato Salvini perché nel giorno della tragedia di Genova gozzovigliava sorridendo divertito a una iniziativa della Lega a Messina. Ma dovremmo guardare in casa nostra, visto che in contemporanea una deputata PD pensava fosse normale pubblicare una foto sexy vedo non vedo”.
Le critiche insomma sono insomma piovute proprio dai “colleghi”: Lucrezia Colmayer, assessore alle pari opportunità del II municipio, ha detto, come riportato da Repubblica: “Il mio (nostro) imbarazzo nasce soprattutto dal fatto che Lei è una deputata della Repubblica, eletta dal popolo, nelle liste del Partito Democratico, il partito che della morale pubblica e del rispetto istituzionale fa proprio un punto identitario e irrinunciabile. Sono due i motivi per cui Lei, postando quelle foto, mi (ci) ha imbarazzato e creato un senso di vergogna”.
La Prestipino prontamente aveva risposto che quella foto non solo non era osé, ma che era stata scattata dalla madre appassionata di fotografia, mentre lei indossava dei bermuda: “La foto che lei cita come esempio di violazione di chissà quale codice etico e politico, è uno scatto fatto nella camera di mia mamma che ero andata a trovare. E sempre mia mamma mi ha fatto lo scatto perché, appassionata di foto come è (io sono il suo soggetto preferito) le piaceva l’effetto “ombre cinesi” che si era creato nel momento in cui mi ero avvicinata alla finestra per alzare le serrande”.
A distanza di qualche settimana, la parlamentare è di nuovo al centro delle polemiche per una frase rivolta su Twitter a Matteo Salvini: “Perché Bossi, con quello che ha combinato, è stato riportato dalla Lega in Senato? Per par condicio Salvini scelga un pensionato o un italiano colpito da ictus non abbiente e lo faccia senatore. Salverebbe almeno la coscienza, se non è capace di salvare la faccia”.
Perché #Bossi, con quello che ha combinato, è stato riportato dalla Lega in senato? Per par condicio, #Salvini scelga un pensionato o un italiano colpito da ictus non abbiente e lo faccia senatore.
Salverebbe almeno la coscienza, se non è capace di salvare la faccia #LegaLadrona— Patrizia Prestipino (@patriziaprestip) September 22, 2018
Il leader del Carroccio e vicepremier non ha risposto alla provocazione, forte anche degli ultimi sondaggi che danno la Lega al 30,4% cosa che ha costretto alcuni esponenti come Maria Elena Boschi a trovarsi un lavoro. Ne ha approfittato per dare dei “cretini” a qualcuno che a Recco – Salvini è stato ospite in questi giorni del Salone Nautico a Genova – ha appeso un manifesto con il suo volto a testa in giù assieme a quello di Orban, premier ungherese molto vicino a Salvini. “Non ci fate paura, ci fate pena”. Chissà cosa avrà pensato della Prestipino.
Fonti: Repubblica, Twitter Matteo Salvini