Luigi Di Maio chiude alla possibilità che il reddito di cittadinanza possa essere esteso anche ai cittadini stranieri. E lo spiega con un ragionamento solo pragmatico, senza nessuna implicazione di natura ideologica :«Abbiamo corretto la proposta di legge» iniziale sul reddito di cittadinanza «anni fa. E’ singolare che torni in auge una proposta di legge che non prevedeva ancora la platea» per l’assegnazione del reddito «ma è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani». Sono queste le parole con cui il vicepremier nel corso di un’intervista a Radio Anch’io, riportate da Adnkronos, ha chiarito una vicenda che sarebbe potuta diventare cruciale, perfino ragione di rottura seria, tra le tante auspicate e immaginate, all’interno del Governo Conte. È un punto fermo che viene espresso dal leader del Movimento 5Stelle in piena discussione sulla manovra economica, mentre il premier Giuseppe Conte ed il ministro dell’Economia sono riuniti a Palazzo Chigi.
«È una precisazione che accogliamo con grande piacere», ha detto il Ministro degli Interni Matteo Salvini riferendosi alle parole di Di Maio. La paventata rottura tra i due leader sembra dunque rinviata a data da destinarsi «Berlusconi dice che presto un governo di centrodestra? E’chiaro che due partiti come FI e FdI che insieme non fanno il 10% vogliano stare con Salvini. Io fino ad ora non ho mai pensato che ci fosse qualcuno in malafede di fronte al contratto di governo. Dalla mia parte c’è sempre stata lealtà e devo dire anche dalla loro» dice Di Maio parlando di Salvini e della Lega una partnership di governo che si resterà tale, assicura, anche se pare siano destinati a correre separatamente alle regionali e alle europee.
«Per i prossimi 5 anni governeremo con il M5S rispettando il contratto che abbiamo firmato. Io e Di Maio siamo persone serie». E’ il commento di Matteo Salvini dal Salone Nautico di Genova, riportato da Il Corriere della Sera, che parlando della manovra economica assicura che «non ci sarà l’aumento dell’Iva. Questo governo è stato votato per tagliare le tasse. Stiamo aprendo tutti i cassetti – ha aggiunto – taglieremo anche le tasse sulla benzina e metteremo mano alla legge Fornero per mandare in pensione chi ne ha diritto».
Lunedì è previsto un punto di svolta sulla politica migratoria. E’ in programma infatti il decreto Salvini riguardante la sicurezza e l’immigrazione. «Lunedì torniamo e lo votiamo». Di Maio risponde così a chi gli chiede se ci siano divisioni nel Governo. Il vicepremier spiega che su quel provvedimento ci sono «disposizioni che sono nel contratto di governo. Lo abbiamo rimandato perché io sono in Cina e Conte a Salisburgo. Poi tutto è migliorabile». Salvini parla volentieri sul tema, anticipando qualche dettaglio del provvedimento, come riportato da Askanews, «Sarà più difficile fare i furbetti per gli immigrati che arrivano in Italia se fai domanda d’asilo e prendi a pugni un giornalista o un poliziotto, la domanda d’asilo te la strappo e torni nel tuo Paese».
Fonti: Adnkronos, Il Corriere della Sera, Askanews